(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Le indagini che stanno investendo la nostra Regione Trentino Alto Adige, indipendentemente dalle responsabilità dei singoli, che spetterà alla magistratura accertare, mostra un quadro desolante. Si tratta dell’ennesimo esempio di commistione tra interessi privati e bene pubblico che non può che minare la fiducia nei confronti della politica, che è già ai minimi storici.
Non ci si può certo stupire dell’avanzare dell’astensionismo, anche perché, al posto di ferme prese di posizione da parte dei gruppi politici coinvolti, leggiamo balbettanti giustificazioni e un garantismo spesso a corrente alterna, a seconda del colore politico di chi risulta coinvolto.
Non si può affrontare un simile scandalo soltanto in punta di diritto o in sede di giustizia penale. Prima che giudiziaria la questione è politica, ha a che fare con l’opportunità, per chi amministra, di tessere rapporti di contiguità col potere economico tanto da subirne pesanti condizionamenti.
Purtroppo non si tratta nemmeno di una novità: ancora una volta viene lesa l’immagine di un territorio che si ostina a sentirsi privilegiato, ma che in realtà mostra falle e segni di crisi piuttosto evidenti.
Oggi più che mai sembrano urgenti le ragioni che hanno spinto molti cittadini e forze politiche a rappresentare un’alternativa, impegnandosi in prima persona per la convinzione che un altro modo di fare politica è possibile.
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Giulia Bortolotti
Candidata sindaco Elezioni comunali Trento 2025 – per Onda, Movimento 5 stelle, Rifondazione comunista