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APSS TRENTINO * NOMINATI I SETTE NUOVI DIRETTORI DI UNITÀ OPERATIVA: « ALBERTO CRESTANI – MONICA BONENTI – CARMELA SCOZZAFAVA – PAOLA BOCCAGNI – CRISTINA CONTU – FEDERICA PORTOLAN – VITO RACANELLI »

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18.07 - lunedì 5 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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La presentazione questa mattina al Polo universitario delle professioni sanitarie alla presenza del presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, dell’assessore Stefania Segnana e del direttore generale Antonio Ferro.

Il direttore generale Antonio Ferro ha presentato oggi al Polo universitario delle professioni sanitarie di Trento sette nuovi direttori di unità operativa dell’Apss. Alla conferenza stampa hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, l’assessore alla salute Stefania Segnana, il direttore sanitario dell’Apss Giuliano Mariotti e, per l’Università di Trento, il direttore del Cismed Olivier Jousson. Le nomine sono il frutto di una selezione che ha tenuto conto dei percorsi curricolari, delle esperienze professionali maturate e di altri requisiti quali l’attività didattica e la produzione scientifica. In particolare, Alberto Crestani, Monica Bonenti e Carmela Scozzafava hanno ricevuto l’incarico di direttore medico di Struttura complessa per l’organizzazione delle Unità operative e l’organizzazione dei servizi sanitari di base rispettivamente del Distretto est, del Distretto nord e del Distretto sud, Paola Boccagni l’incarico di direttore medico dell’Unità operativa multizonale di immunoematologia e trasfusionale, Cristina Contu dell’Unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Cles, Federica Portolan dell’Unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Arco e Vito Racanelli dell’Unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Trento.

L’ingresso di sette nuove figure apicali di così elevato profilo professionale rappresenta un passo importante nella strategia diretta al completamento e al consolidamento dell’assetto organizzativo dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, con inevitabili ricadute positive sotto l’aspetto dell’efficienza delle singole Unità operative e, di riflesso, della tempestività nell’erogazione di servizi e prestazioni per i cittadini. In particolare la nomina dei direttori per l’organizzazione delle Unità operative e dei servizi sanitari di base è un tassello fondamentale della nuova organizzazione distrettuale che si pone anche a nuovo modello territoriale secondo quanto previsto dal d.m. n.77 del 2022 in materia di assistenza territoriale. Tali figure avranno un ruolo fondamentale anche per la riorganizzazione della medicina e pediatria di famiglia e nella costruzione delle reti professionali locali. L’operazione peraltro è un positivo ritorno d’immagine per la capacità dell’Azienda di saper attirare, accogliere e valorizzare profili di elevato livello specialistico e professionale. Occorre sottolineare infine come due dei sette direttori di Unità operativa andranno a ricoprire il loro incarico in ospedali di valli, in ottemperanza ai principi dell’ospedale diffuso e della prossimità delle cure e della presa in carico dei pazienti

«Oggi è per noi una giornata importante perché presentiamo sette nuovi direttori di Unità complessa e tutti sanno quanto siano determinanti le risorse umane per far funzionare il nostro sistema. La nomina dei tre primari è strategica soprattutto per un’azienda territoriale che crede nella prossimità delle cure – ha affermato il direttore generale dell’Apss Antonio Ferro – La nomina delle strutture complesse distrettuali infatti è essenziale per dare completezza alla nostra riforma, un modello innovativo fondato su dipartimenti transmurali che gestiscano le esigenze e l’assistenza nella maniera più prossimale e possibile. Con queste tre nomine si sviluppa quindi la medicina territoriale con un altro importante obiettivo che è quello dell’integrazione socio sanitaria e dei rapporti da creare con i comuni, per seguire casi specifici dove predomina l’aspetto sociale. Altro tema importante di questa conferenza stampa è quello della riorganizzazione delle medicine interne, in particolare per quanto riguarda Trento e il percorso di rafforzamento della Scuola di medicina. In accordo con l’Università è stato fatto un bando di concorso per un posto di professore ordinario che assumerà allo stesso tempo anche la direzione della struttura complessa. Con l’università è in atto un grande rapporto di collaborazione per la realizzazione di una Scuola di medicina che sviluppi in pari tempo e in modo equilibrato la parte universitaria e la parte dei nostri operatori. Il quid in più è dato proprio dall’unione di ricerca e di innovazione, che ci renderà e più appetibili in termini di risorse umane verso l’esterno».

«Oggi è un momento importante per l’Azienda sanitaria perché queste nuove sette figure apicali rappresentano la forte capacità di innovazione del nostro sistema sanitario: sotto l’aspetto tecnico, scientifico, e per quanto riguarda la capacità di essere un sistema attrattivo per i professionisti – ha dichiarato il presidente Maurizio Fugatti – e questo nonostante le difficoltà che si incontrano oggi nel reperire personale medico, a livello nazionale ma anche provinciale. Crediamo che con la capacità di impostare la programmazione nel medio periodo, con lungimiranza, si riescano ad affrontare e risolvere oggettive criticità. La presentazione dei nuovi sette professionisti ne è un esempio concreto. La sanità che stiamo realizzando oggi segue l’idea di organizzazione territoriale come l’avevamo impostata a suo tempo, fondata sull’ospedale diffuso che nonostante le difficoltà deve essere mantenuto, come chiedono anche i cittadini e le comunità locali. Un modello di sanità la cui efficacia è testimoniata dai risultati del monitoraggio Lea del Ministero della salute, che anche per l’anno 2021 promuove il sistema sanitario trentino a pieni voti».

«Il nostro impegno è quello di integrare le esigenze dell’azienda sanitaria in termini di organico e quelle dell’Università, sono esigenze complementari che stiamo realizzando molto bene per il momento e credo che ne seguiranno molte altre perché il ritmo di reclutamento è elevatissimo – ha dichiarato il direttore del Cismed Olivier Jousson – Tra l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e Università c’è un ottimo rapporto di collaborazione: in particolare l’apporto dell’Università è quello di dare alta formazione per gli studenti in varie discipline, medicina e chirurgia ma presto anche le professioni sanitarie e le scuole di specializzazione, e anche docenti medici per i quali la ricerca diventa una componente molto importante».

«Abbiamo organizzato questa conferenza stampa per informare la comunità trentina e comunicare quanto stiamo realizzando come Assessorato, come Azienda sanitaria e Dipartimento – sono state le parole dell’assessore alla salute Stefania Segnana – ci congratuliamo con i nuovi direttori che avranno un ruolo importante all’interno della riorganizzazione della nostra Azienda sanitaria. Un benvenuto al dottor Vito Racanelli con l’augurio che si possa trovare bene in Trentino». L’assessore ha quindi evidenziato anche «l’importanza di riconoscere l’impegno e il legame con il Trentino di tutti gli altri direttori di Unità operativa», oltre al fatto che «sono cresciuti professionalmente, fin dall’inizio, nel nostro sistema sanitario provinciale e, al contempo, lo abbiano fatto crescere con le loro professionalità»,. Nelle sue conclusioni Segnana ha posto in luce come «oggi presentiamo una squadra di professionisti, e solo attraverso un lavoro di squadra si possono affrontare e superare le difficili sfide che la sanità deve affrontare, per costruire insieme il nostro futuro e il futuro della sanità trentina».

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