(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Miralago e sindaca di Riva. Alcune parole vanno spese a commento delle ultime dichiarazioni della sindaca di Riva Santi sul compendio Miralago, che testualmente recitano:” Finalmente entriamo in possesso del compendio Miralago e possiamo pensare ad una progettualità concreta cominciando magari, al più presto perché è urgente farlo, con l’abbattimento dei ruderi pericolanti”.
Intendiamo a questo punto riportare la definizione di “rudere”: ciò che rimane di antichi monumenti in rovina (Treccani); insieme di resti di una costruzione antica (De Mauro). E, dal punto di vista legislativo, “la giurisprudenza è ferma nel riconoscere i caratteri di rudere in un manufatto costituito da alcune rimanenze di mura perimetrali, ovvero in un immobile in cui sia “presente solo parte della muratura perimetrale, vi è assenza di copertura e di strutture orizzontali (TAR Piemonte, Sez. I, n. 410, del 4 aprile 2013).
Se per “ruderi pericolanti”, pertanto, si intende, come pensiamo, lo storico edificio ex Miralago, trattasi appunto di un edificio, di indubbio valore storico, perfettamente compiuto e niente affatto pericolante, e che tra l’altro potrebbe tornare in breve ad essere utilizzabile, come lo era fino a pochi anni fa.
In quanto agli interventi prioritari, essi sono stati individuati, e comunicati da tempo all’Amministrazione comunale, dalle numerose Associazioni e Comitati, compresi gli “Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro”, che hanno sottoscritto le “Prospettive per il Parco Urbano di Riva del Garda” (2.10.22): cura degli alberi, valorizzazione piante monumentali, creazioni di angoli verdi, piantagione di specie arbustive di accompagnamento; creazione di uno spazio verde nell’area a sud della Colonia; ricreare l’impianto storico come da mappa storica (nell’area centrale); nello spazio verde a nord creare zone tematiche e nicchie ecologiche, migliorare l’arredo verde considerando varietà autoctone e con ridotte esigenze idriche, cassette nido per uccelli, creare punti di sosta e socialità, rinnovare arredi e illuminazione; in tutto il parco pannelli descrittivi del verde e degli edifici storici, percorsi didattici anche con pannelli interattivi digitali.
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Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro
Presidente Paolo Barbagli