(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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ACAV in aiuto ai giovani profughi.Il ritorno in Sud Sudan dopo la guerra. Migliaia di giovani, da anni rifugiati in Uganda, si preparano a tornare in Sud Sudan. ACAV e la Fondazione San Zeno danno loro le competenze necessarie per contribuire alla ricostruzione del paese.
L’Uganda è il sesto Paese al mondo per il numero di profughi a cui dà rifugio, la maggior parte provenienti dal Sud Sudan. Dopo la fuga di sei anni fa a causa della guerra civile, è cominciato il flusso di ritorno, ormai inarrestabile anche se le agenzie delle Nazioni Unite non ritengono che ci siano condizioni di sicurezza e di pace stabile. Il desiderio di tornare e di ricostruire le famiglie, le comunità, il paese intero è forte e cresce la speranza in un futuro migliore.
Il modello di accoglienza dell’Uganda è stato riconosciuto a livello internazionale come efficiente e innovativo, perché ha cercato l’inclusione dei rifugiati, ed ora si distingue ancora per l’impegno a favorire e sostenere chi vuole tornare.
ACAV, Ong trentina che operava da anni nei territori di confine con il Sud Sudan, si è impegnata fin dall’inizio accanto ai profughi per fornire acqua, sostenere l’istruzione primaria e professionale e incentivare la produzione di beni agricoli per l’uso familiare.
Ora che sempre più persone si preparano a ritornare in Sud Sudan, ACAV si è attivata per sostenere i giovani che vorranno impegnarsi nella ricostruzione e nello sviluppo del proprio paese. Un recente progetto, finanziato dalla Fondazione San Zeno, prevede un percorso di formazione professionale per 300 giovani, rifugiati del Sud Sudan intenzionati a tornare e giovani ugandesi in condizioni vulnerabili.
Saranno formati in diversi settori, con un percorso misto di scuola e apprendistato presso imprese artigiane e, infine, con l’affiancamento nella ricerca di un lavoro o l’avviamento della propria attività.
Di fronte ai disastri che le guerre continuano a provocare nella vita delle persone, un seme di umanità e di speranza sopravvive e germoglia anche nelle situazioni più difficili e a solidarietà di tante persone generose supera i confini e alimenta la speranza di pace.