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VIDEOINTERVISTA PROCURATORE REGIONALE CORTE DEI CONTI – MARCOVALERIO POZZATO * UNIVERSITÀ TRENTO: « AFFIDAMENTO INCARICHI, RICHIESTE DI RESTITUZIONE PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO » (5 MIN 22 SEC)

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20.08 - lunedì 16 dicembre 2019

VIDEOINTERVISTA PROCURATORE REGIONALE  CORTE DEI CONTI – DOTTOR MARCOVALERIO POZZATO

* Università Trento: « Affidamento incarichi professionali, richieste di restituzione per centinaia di migliaia di euro »

(a cura Agenzia giornalistica Opinione)

 

*

INDAGINE –  “Affidamento incarichi professionali all’esterno dell’Amministrazione, per svolgere attività che dipendenti della medesima sono in grado di svolgere”.

 

Quali sono i risultati di questa indagine?

Sono state svolte articolate indagini con riferimento all’Università degli Studi di Trento, per quanto riguarda il conferimento di incarichi a ingegneri, architetti e geometri pur in presenza di tecnici ad alta qualificazione nel ruolo dell’Amministrazione.

Le indagini hanno riguardato importanti appalti dell’Università (fra gli altri, ristrutturazione della nuova sede del Rettorato e dell’immobile di Via Rosmini), nel cui àmbito sono stati attribuiti incarichi di progettazione, direzione lavori e contabilità ad alcuni professionisti esterni.

Una prima importante fase dell’istruttoria ha riguardato, anzitutto, la legittimità dei procedimenti di appalto. In base alle risultanze emerse a seguito di specifici approfondimenti della Guardia di Finanza (delegata alle indagini), sono emersi gravi e concordanti indizi di illecito frazionamento dei lavori, per ricondurli “sotto soglia” e per affidare singoli “microlotti” di lavori a varie imprese senza alcun confronto concorrenziale e quindi, evidentemente, senza alcuna gara.

Al fine di quantificare il pregiudizio economico patito dall’Università, in ragione dell’illecito frazionamento dei lavori e conseguente mancato confronto concorrenziale fra operatori economici (c.d. danno da concorrenza), questa Procura ha delegato funzionari pubblici, esperti in materia di appalti, affinché provvedessero a determinare il ribasso medio praticato, in caso di procedura di evidenza pubblica, sulle medesime lavorazioni oggetto di assegnazione diretta. È quindi emerso che, a causa del mancato confronto concorrenziale, l’Università ha rinunciato ad un risparmio pari a quasi il 20% dell’importo dei lavori direttamente affidati, con un indebito sacrificio economico nell’ordine di decine di migliaia di euro.

Nel quadro di tali lavori, un Dirigente dell’Università ha affidato incarichi professionali di progettazione, direzione lavori e contabilità, responsabile sicurezza, a ingegneri, architetti e geometri, sebbene vi fossero nell’Amministrazione molteplici figure professionali perfettamente in grado di svolgere le attività onerosamente affidate all’esterno.

Nel quadro delle risultanze sono stati acquisiti anzitutto gli elenchi dei professionisti di ruolo dell’Università; i medesimi sono stati altresì formalmente sentiti da questa Procura.

Tutti i soggetti sentiti hanno dichiarato di non essere stati interpellati dal Dirigente responsabile, in merito allo svolgimento delle attività dal medesimo affidate all’esterno dell’Università.

Uno, in particolare, ha formalmente dichiarato di essere stato sostanzialmente “mobbizzato” e volutamente accantonato dal Dirigente, in sostanza costretto all’inattività.

 

 

Quali elementi contestate?

La contestazione di questa Procura riguarda la causazione di un rilevante danno erariale, nel complesso. Per quanto concerne l’affidamento degli incarichi all’esterno dell’Università, quanto pagato dalla medesima a seguito della presentazione di fatture e parcelle dei professionisti.

L’accusa si fonda sui seguenti presupposti:

-effettivo danno erariale, in questo caso consistente in quanto inutilmente pagato dall’Amministrazione (giacché le medesime attività pagate a professionisti esterni rientravano nei compiti di ufficio dei tecnici universitari):

-violazione degli obblighi di servizio da parte del Dirigente che ha affidato gli incarichi, in quanto ha contemporaneamente disatteso ogni obbligo di leale salvaguardia del pubblico denaro e mortificato le risorse umane (tecnici universitari) a disposizione.

Opportuno precisare che fra la violazione degli obblighi di servizio da parte del Dirigente e il pagamento delle parcelle vi è un evidente nesso di causalità.  

 

 

Quali sono le richieste di restituzione?

Le richieste di restituzione riguardano (con riferimento agli incarichi professionali) gli interi importi versati per onorare fatture e parcelle presentate dai tecnici esterni. Nel complesso parliamo di centinaia di migliaia di euro.

 

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