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L'INTERVISTA

INTERVISTA “OPINIONE” A GIANCARLO PEDERIVA – PRESIDENTE VVF VOLONTARI TRENTINO: « FOCUS SU “TERZO SETTORE” – NORMATIVE PAT – CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA “

Scritto da
20.01 - giovedì 17 novembre 2022

Di Luca Franceschi

 

Presidente Pederiva, può illustrare la Legge del cosiddetto “Terzo settore”, la 117/2017 e quali ricadute potrebbe avere nel mondo del volontariato dei Vigili del fuoco trentini?

La Legge sul terzo settore L.117/2017 prevedeva già per i vigili del fuoco volontari, in virtù della loro componente pubblicistica, la possibilità di entrare nel terzo settore, mantenendo il proprio assetto giuridico in virtù della competenza primaria in materia, prevista dallo Statuto di autonomia.Per avere una maggiore chiarezza in merito, lo scorso mese di ottobre il Dipartimento di Protezione civile della Pat ha chiesto al Ministero del Lavoro di introdurre una clausola di salvaguardia per i Corpi dei Vigili del fuoco volontari delle province di Trento e Bolzano, secondo la quale non è necessario modificare lo Statuto per aderire al Terzo settore. Tale clausola è inserita in una direttiva che ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza permanente Stato-Regioni ed ora è alla firma del Presidente del Consiglio dei ministri.

 

Quali sono stati gli interventi e le interlocuzioni istituzionali a livello di Giunta provinciale di Trento con gli stakeholder di settore?

Il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha interpellato il Consiglio delle autonomie locali (Cal) chiedendo loro un parere in merito all’adesione dei Corpi al Terzo settore. Il Cal a nome delle Amministrazioni comunali del Trentino in data 26/10/2022 ha espresso parere negativo ritenendo non opportuna l’adesione al Terzo settore dei Corpi medesimi. A questo punto il Consiglio della Federazione, alla luce di quanto sopra, ha inviato una comunicazione ai Corpi, dando indicazione ai Comandanti di valutare con il proprio Sindaco la decisione di aderire o non aderire al Terzo settore. L’adesione al Terzo settore permette di beneficiare di agevolazioni fiscali quali lo sconto dell’Iva. sull’acquisto dei mezzi di servizio, la possibilità di raccogliere il 5xmille delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini, l’esenzione dal bollo sugli atti pubblici (domande di contributo ecc.), l’esenzione imposte di registro e concessioni governative, agevolazioni fiscali per i donatori, la condizione di ente non commerciale, ecc…

L’adesione al Terzo settore comporta il divieto di pagare i volontari per i servizi svolti, l’obbligo di inviare il bilancio annuale del Corpo all’ufficio del Runts Registro Unico Nazionale sul Terzo Settore), la devoluzione ad altro ente del Terzo settore del patrimonio incrementato durante la permanenza del Runts, qualora si decida di uscire dal Terzo settore (ciò corrisponde all’importo dei benefici ricevuti in quanto iscritti al Runts). Coloro che erano intenzionati ad entrare nel Terzo settore non dovevano fare nulla in quanto è già in esecuzione la procedura automatica di trasmigrazione che il 5 novembre 2022 ha inserito nel Runts tutti coloro che sono iscritti nel registro provinciale della Protezione civile sez. B.

 

Quali erano le alternative, presidente Pederiva, che si sono presentate ai corpi?

Per coloro che non intendevano entrare nel Terzo settore le alternative erano due: inviare entro il 4/11/2022 ore 12.00 una comunicazione scritta via PEC alla Federazione in cui rinunciavano all’adesione al Terzo settore. Oppure successivamente, in qualunque momento, possono inviare la richiesta di cancellazione dal Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Si precisa infine che è possibile aderire al Terzo settore anche in un secondo momento.

 

Può descrivere il vostro assetto organizzativo in Trentino?

Sono 250 i soggetti (tra Corpi e Unioni distrettuali) che sono stati chiamati a decidere entro il 4 novembre 2022: 140 hanno rinunciato all’adesione, 110 sono entrati nel terzo settore.

 

Poche sere fa si è riunito il “Consiglio della Federazione”? Quali sono state le decisioni in merito?

È stato deciso di convocare un’assemblea informativa dei comandanti. Esistono dei malumori che stiamo cercando di sanare. Prima del 4 novembre non erano disponibili informazioni precise che speriamo di ottenere a breve in modo da fugare tutti i dubbi esistenti. Allo stato attuale c’è una diversità di vedute, che potrebbe mantenersi, relativa soltanto all’aspetto fiscale e non certo all’operatività.

 

Presidente Pederiva, ci saranno modifiche circa gli asset operativi dei corpi trentini?

No; l’operatività dei corpi (un impegno donato gratuitamente alla comunità 365 giorni l’anno, h 24) rimane invariata. Così come non è cambiato il rapporto tra Federazione e amministrazioni comunali.

 

 

 

 

PROFILO

Giancarlo Pederiva è presidente della Federazione dal 30 ottobre 2020. Prima di essere eletto presidente della Federazione è stato ispettore dell’unione della Val di Fassa e prima ancora comandante del corpo di Pozza di Fassa.

 

 

LA FEDERAZIONE

Sono 236 i corpi dei vigili del fuoco volontari sparsi sull’intero territorio provinciale. 5500 uomini e donne (il numero supera le 8 mila unità se comprendiamo i vigili del fuoco fuori servizio) sempre pronti ad intervenire in qualsiasi situazione di pericolo e di emergenza. Gli allievi vigili del fuoco sono oltre 1.000, di età compresa tra i 10 ed i 17 anni.

I vigili del fuoco volontari del Trentino sono organizzati in una struttura gerarchica costituita dai corpi, raggruppati secondo il territorio in 13 unioni distrettuali che a loro volta danno vita alla Federazione dei corpi dei vigili del fuoco volontari.

La Federazione riveste un importante ruolo nella rappresentanza della realtà pompieristica trentina nei confronti delle istituzioni e del mondo esterno nonché una funzione generale di raccordo con i corpi presenti capillarmente sul territorio.

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