Intervista di Luca Franceschi
Presidente Manzana, il nome del nuovo quotidiano che nascerà in novembre lo tiene ancora “segreto”?
Per il momento ancora sì.
Molti si chiedono per quale motivo, nonostante i numeri in calo delle vendite di carta-digitale delle tre testate regionali quali l’Adige, Alto Adige e Dolomiten (tutte del Gruppo Athesia, ndr – vedasi lancio Opinione a fondo pagina), voi rischiate un’avventura obiettivamente impegnativa.
Ne siamo consapevoli, non agiamo come fondazione per cercare lucro, ma per stimolare nel territorio trentino nuove riflessioni e confronti. Per dialogare bisogna essere in due, ad oggi vi è un unico rifermento in edicola. Noi, cercando anche l’autorevolezza della carta ed accompagnando il nostro quotidiano con iniziative multimediali (sito, social, video) e pure con collaborazioni in smart-working cercheremo di stimolare e raccogliere approfondimenti, proposte.
Avvertiamo la necessità del dibattito, con un folto numero di stakeholder e di soggetti.
In piazza Dante, per le prossime elezioni, sosterrete una figura specifica di Presidente e/o area politica?
Noi desideriamo che la politica dia risposte concrete e veloci, di apertura del territorio, certamente con il rispetto dell’ambiente ma anche con la velocità operativa che i tempi attuali richiedono. Penso a opere come la A22 che se oggi avessero dovuto prendere l’abbrivio staremmo probabilmente ad attendere anni. Noi siamo favorevoli -in termini anche “editoriali”- alla circonvallazione ferroviaria attorno al capoluogo Trento, così come sosteniamo l’ipotesi della Valdastico.
L’obiettivo di massa critica minima per la sostenibilità del giornale quale reputa sia?
Tutto sarà perfezionabile, tenendo presente che noi saremo aperti in termini societari anche all’innesto di nuove forze economiche territoriali, ma reputo comunque che la soglia delle 5.000 copie al giorno vendute in edicola possa essere un target raggiungibile. Prevediamo di avvalerci di 22 giornalisti, oltre ad amministrativi ed addetti della concessionaria di pubblicità.
Il nome del direttore responsabile lo vuole ufficializzare?
Sì, non ho problemi. A guida della redazione giornalistica, che avrà sede a Trento, avremo Simone Casalini. Ci tengo a precisare che il gruppo dei nostri cronisti verrà strutturato tenendo conto dei princìpi di rispetto dei valori di genere e dell’inclusività.
Desiderate anche, come testata e come linea editoriale, “riportare” la barra dell’informazione verso Trento, dato che oggi le realtà di Ebner sono spostate verso Bolzano?
Sì, troviamo giusto esprimere le nostre voci delle organizzazioni territoriali trentine, della nostra autonomia, per fare crescere anche il “lievito culturale” e creare una classe di cittadini consci sì dei doveri, ma anche dei diritti.
Che giornale, sarà per concludere il vostro, dottor Manzana, ora la posso chiamare con un neologismo “pressidente” o “presseditore”… (segue risata convinta…).
Simpatica la definizione, innovativa. Noi vogliamo anche realizzare inchieste giornalistiche, consapevoli sia dei costi di redazione poiché un cronista deve dedicare molte ore ed approfondire tematiche impegnative e rischiose e- appunto- anche correre il pericolo di venire attaccati con atti giudiziari per avere scritto dei dati magari non graditi.
Bene, i migliori auguri per l’iniziativa che non sarà una passeggiata, visti i recenti dati Ads (Accertamento diffusione stampa) che vedono continue perdite di vendite cartacee e digitali anche in regione Trentino Alto Adige.
Grazie, faremo del nostro meglio, convinti che il nostro apporto editoriale e culturale porterà a tutta la comunità un nuovo strumento, moderno ed aggiornato, con e per le realtà che lavorano e si impegnano in prima persona. Siamo per il “Trentino del fare”…
A FONDO PAGINA; il link della diretta video streaming della presentazione stampa del nuovo quotidiano, trasmessa da Opinione il 24 maggio 2022 dall’Hotel Trento.