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LETTERE AL DIRETTORE

WALTER PRUNER * NO-VAX PROIETTILI E DEMOCRAZIA: « TUTTOLOGI D’ACCATTO FLIRTANO CON LA VITA ALTRUI, DECRETANDO CONTRO ALTRI SENTENZE CAPITALI CON ARROGANZA E DISPREZZO »

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10.49 - giovedì 20 gennaio 2022

Dal proiettile no-vax inviato una decina di giorni fa al Presidente Fugatti, a quelli odierni al Presidente Kompatscher ed alla redazione de “Il Trentino”, alle provocazioni dei sabati no-vax in città, alle offese dei critici d’arte contro giornalisti locali rei di richiamare all’utilizzo dei dispositivi di protezione, al clima che passa dalla violenza “postale” a quella verbale di piazza o di conferenza di cda, il tema è lo stesso.

Quello del rapporto tra democrazia e libera espressione. Si tratta di armonizzare, senza sconti, il sacrosanto diritto di critica, che non può essere spernacchiato e vilipeso da inaccettabili e vergognosi atteggiamenti verbali e concreti, con la libera espressione democratica.

Espressione democratica che non è questa roba qua dei proiettili e dintorni.

Esprimo la mia totale solidarietà alle vittime di questo indecente modo di ridurre in schiavitù i diritti civili di chi le leggi le rispetta, qualcuno pure con grosse paure e difficoltà.

Vicinanza che va riservata non solo a politici e giornalisti di cui in recente cronaca, ma anche alla gente comune ed in primis alla abnegazione di sanitari che curano, rischiando la vita, ogni tipo di paziente, compresi quelli non vaccinati che continuano a dichiarare loro guerra anche dal letto d’ospedale.

Sommessamente ma fermamente richiamo anche alla necessità di una netta cesura da porre nei confronti di tutte quelle collateralità, quelle zone grigie di cattivi maestri di cui si alimentano i lupi solitari dell’estremismo novaccinaro.

Nei confronti di questi tutte le persone perbene, che certamente con travaglio e non certo a cuor leggero hanno aderito alla campagna vaccinale, sono in credito: i citati tuttologi d’accatto flirtano con la vita altrui, decretando contro altri sentenze capitali con l’ arroganza ed il disprezzo di chi usa l’egoismo come ghigliottina sanitaria.

I deliri pseudoscientifici che non descrivono solo legittime posizioni personali, ma cagionano morti, intasano le corsie degli ospedali e favoriscono una tossicità di odio sociale hanno raggiunto credo un livello di saturazione molto rischioso. Non è di questi deliri che un Paese ha bisogno per recuperare fiducia in un futuro in fase di riscrizione e ricco di incognite.

 

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Walter Pruner

Trento

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