Gentile direttore Franceschi,
per me la politica è testimonianza, è esserci. E io ci sono, e ho cambiato e potenziato la politica culturale del Trentino. Non mi pare che molti altri intellettuali e filosofi trentini lo abbiano fatto.
Non c’è dubbio che arte e politica abbiano a che fare l’una con l’altra e -spesso -coincidano.
Sono andato a Brescia per inaugurare l’opera di un artista dedicata ai morti di Covid. Brescia e Bergamo sono oggi capitali italiane per la cultura.
Anche in Trentino ve ne potrebbe essere una, e forse a Rovereto. I cittadini hanno bisogno che la politica interpreti le loro necessità.
Anche la cultura una necessità. E la politica è inevitabile, per chi la fa e per chi la subisce. Il mio obbiettivo è farla subire sempre meno. Anche grazie all’Arte. Che può dare felicità.
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Vittorio Sgarbi