News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

UIL – TRENTINO * 50MO STATUTO: ALOTTI, « L’AUTONOMIA NON VA LASCIATA SOLO A GIURISTI E POLITICI, VA AFFIDATA ANCHE AD ALTRI SOGGETTI SOCIALI CHE NE INTERPRETINO LO SPIRITO CIVILE »

Scritto da
12.11 - mercoledì 15 giugno 2022

Sindacato e 50° dello Statuto d’ Autonomia. In una conferenza dei giorni scorsi organizzata dal Consiglio Regionale per il 50° dello Statuto d’Autonomia Trentina lo storico Prof. Pierangelo Schiera ha affermato che la gestione, trasformazione ed evoluzione dell’autonomia non va lasciata solo ai giuristi ed ai politici, ma va affidata anche agli altri soggetti sociali, purché essi ne interpretino con spirito civile la sua realizzazione.
Fra questi attori credo abbiano avuto e debbano avere un ruolo importanti CGIL, CISL e UIL, nelle loro declinazioni categoriali e confederali.

Ricordava sempre il Prof. Schiera che la Costituzione repubblicana e l’Amministrazione pubblica sono le due leve principali di una cultura politica moderna ed autonoma. E proprio nel rispetto della Costituzione, ma nella proposta di un’amministrazione locale e di istituzioni più vicine al territorio, alle sue persone ed alla nostra storia, credo si sia concentrato in questi anni il lavoro di CGIL CISL e UIL.

Dagli anni ’70 in poi, dopo il lavoro eroico dei sindacalisti e delle sindacaliste impegnate nella difesa del lavoro nelle grandi opere infrastrutturali trentine del dopoguerra, l’attività sindacale di CGIL CISL e UIL per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori e comparti del privato e di quelli della sanità, della scuola e dei servizi nel pubblico, forti anche dello Statuto dei Lavoratori e dell’ esperienza unitaria della FLM e della Federazione Unitaria Confederale, che tanto contrasto ebbe dalle centrali nazionali confederali, realizzò un concreto avanzamento civile e sociale del Trentino.

Faccio riferimento alle lotte per politiche del lavoro ed industriali più avanzate, alla battaglia per la casa pubblica, alla provincializzazione del personale dell’amministrazione locale, ad un modello di Sanità, Scuola e Welfare che avrebbero dovuto essere declinati, grazie alle norme ed alle ingenti risorse e responsabilità dei soggetti in campo, in forme ed organizzazioni più adatte e conformi alla storia millenaria della nostra Autonomia.

Certo risultati ci sono e li abbiamo sotto gli occhi:

la soluzione pacifica del conflitto etnico sudtirolese fra italiani e tedeschi, modello usato in diverse situazioni problematiche internazionali, come il Nagorny Karabach, o proposto dall’Ulster fino all’odierno conflitto russo-ucraino nelle regioni di confine etnico politico dell’est di quel paese;

l’Agenzia del Lavoro, quella dello Sviluppo, una volta Tecnofin, ora Trentino Sviluppo;

il Progettone, Laborfonds, Sanifonds e recentemente il Fondo di Solidarietà ed integrazione al reddito dei sospesi dal lavoro; e come non accennare al reddito di garanzia (con forti condizionalità proposte dal sindacato stesso)) o l’assegno unico per le famiglie trentine.

Tutti modelli elaborati e patrimonio del nostro territorio, ma ormai da tempo divenuti paradigmi per lo stesso Stato nazionale per la loro provata vincente vicinanza alle persone, dopo proficue ed intelligenti sperimentazioni dell’autonomia Trentina e regionale.

Oggi tanti di questi istituti e politiche sociali ed economiche si sono arenate, addirittura insidiate dai governi sovranisti a livello locale ed hanno bisogno di uno slancio e di una passione nuova, sempre improntata però al bene comune, da parte dei corpi sociali intermedi e soprattutto della politica.

I temi della difesa del lavoro, della sanità, della scuola pubblica, delle persone e dei cittadini rimangono centrali per CGIL CISL e UIL del Trentino in particolare, a prescindere dal governo che regge e reggerà le sorti del Trentino, della Regione e dell’Euregio, ché è l’Europa l’ambito geografico socio economico futuro di riferimento.

Lo sforzo e l’impegno profuso dal Sindacato confederale a favore dei trentini di storica e recente acquisizione, di ogni genere e generazione, comunque non si attenua e non verrà mai meno, per fare la nostra autonomia sempre più equa, sempre più giusta, sempre più solidale. Un ‘autonomia infine che da vestito ideologico riesca finalmente a diventare strumento amministrativo utile, perché flessibile e capace di individuare nuovamente soluzioni e nuovi modelli per il nostro territorio.

*

Walter Alotti
Segretario Generale UIL del Trentino

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.