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LETTERE AL DIRETTORE

UAAR TN-AA – UNIONE ATEI AGNOSTICI RAZIONALISTI * ISTITUTO SACRO CUORE: GIACOMINI, « SE LA SCUOLA CATTOLICA VORRÀ PRESERVARE LA PROPRIA IDENTITÀ DOVRÀ RINUNCIARE AI CONTRIBUTI PUBBLICI »

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08.35 - mercoledì 3 novembre 2021

L’ istituto privato del Sacro Cuore dovrà sborsare 95 mila euro per la nota vicenda della propria docente , professionalmente impeccabile, ma non corrispondente nella vita privata alle “regole divine”.

Nella sostanza la cassazione ha ritenuto che la libertà d’insegnamento di un ente religioso non costituisca carta bianca per discriminare apertamente le persone. Nell’ordinanza di Cassazione si legge:

” la parte ricorrente invoca disposizioni, anche costituzionali, a fondamento della libertà di organizzazione dell’Istituto religioso, ma non spiega adeguatamente come questa libertà possa legittimare condotte apertamente discriminatorie come quelle ritenute ed accertate dai giudici trentini”.

Ma attenzione l’anomalia rimane e si consolida pure.

Pur corrispondendo una elevata cifra la professoressa non sarà più reintegrata nell’organico e di fatto la libertà di insegnamento dell’Istituto è salva.
Nulla di che stupirsi , anzi sarebbe pure irragionevole in suddetta vicenda.
Perché sarebbe pura follia, non si può proibire ad una scuola cattolica di insegnare il Cattolicesimo!

E’ incredibile che, ancora oggi, ci si stupisca, la scuola privata non è la scuola pubblica!
E’ ovvio che un corso di astrofisica nell’Istituto del Sacro Cuore di Trento non potrebbe essere stato mai sostenuto da una docente di fama mondiale e candidata al premio Nobel come la prof. Margherita Hack, come cosi pure un corso di etologia non potrebbe mai essere stato impartirlo dal padre dell’etologia Danilo Mainardi, ne tantomeno il presidente dei filosofi italiani Giulio Giorello avrebbe potuto insegnare all’istituto Sacro Cuore.

Se pur referenziati ai massimi livelli internazionali, giustamente, per la ex rettrice Suor Madre Superiora Eugenia Libratore, così pure per l’attuale, ci sarebbe stato un diniego, essi hanno in comune l’iscrizione o la collaborazione con l’unione degli Atei Trentini, quindi di fatto non compatibili.

L’ istituto formativo è cattolico, non è per tutti.
Forse molti non ricorderanno il caso della prof. di Firenze, l’insegnante nubile ma in stato di gravidanza venne licenziata, causa appunto alla gravidanza fuori dal matrimonio, si potrebbe definirla una gravidanza non canonica.

La stessa prof. Simonetta D.S. si rivolse direttamente al Ministero della Pubblica Istruzione si appellò pure alla legge che tutela le madri lavoratrici, ma invano, la vicenda si concluse in Corte di Cassazione la quale, come le precedenti sentenze, non potè accogliere il ricorso.

Nessuna legge era applicabile per il reintegro dell’attività, prevalse, purtroppo, il Diritto Canonico alla nostra cara Costituzione. Allora c’è da chiedersi, è giusto finanziare la scuola privata dell’Istituto Trentino del Sacro Cuore con soldi pubblici?

Ciò che succede ad ogni rinnovo annuale con i cospicui finanziamenti della Provincia di Trento alle scuole private, nonostante il referendum provinciale del 2007 al quale oltre 70.509 Trentini furono contrari.

Neppure sorprenderebbe se, oltre al canonico obolo annuo incassato dall’istituto Sacro Cuore, la provincia Trentina addizionasse una questua per l’anno prossimo….. a compensazione.

Le scuole private non potranno mai, per definizione, essere la scuola di tutti.

È logico pensare che i soldi di tutti siano per la scuola di tutti, compreso i suoi docenti.

Perché sostenere l’ istruzione pubblica con ogni risorsa finanziaria, compresi quelli destinati alla scuola privata, è pluralismo culturale, garanzia della libertà di coscienza, principio della laicità dello Stato.

Se la scuola cattolica vorrà preservare la propria identità dovrà, in futuro, rinunciare ai contributi pubblici, denaro che proviene da tutti i cittadini Trentini, soldi che tengono fede alla Costituzione e non al “dettato” della Chiesa Cattolica.

Vale sempre rammentare l’articolo 33 della costituzione, chiunque può istituire scuole di qualsiasi tipo per impartire qualunque tipo di istruzione purché ciò avvenga senza oneri per lo stato.

Noi però ne siamo certi, dopo questa squallida vicenda trentina, il giovane Gesù Cristo frequenterà la scuola pubblica e durante l’ora di religione Cattolica sceglierà di essere esonerato.

 

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Alessandro Giacomini
Responsabile Uaar per il Trentino.

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