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LETTERE AL DIRETTORE

TRENTO FUTURA 2020 * EDITORIALE DI FRANCESCA ANZI: « CIÒ CHE CI HA INSEGNATO LA PANDEMIA È CHIARO ORMAI, NE USCIAMO SOLO SE ABBIAMO SOLIDE RELAZIONI SOCIALI »

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16.41 - mercoledì 12 agosto 2020

La solidarietà in una città che guarda oltre i confini. Ciò che ci ha insegnato la pandemia è chiaro ormai: ne usciamo solo se ne usciamo tutti insieme e ne usciamo solo se abbiamo solide relazioni sociali. Qui e altrove.

La parola ‘Solidarietà’ deriva da SOLIDO. In fisica lo stato solido si definisce tale quando le singole particelle sono vicine e stanno legate l’una all’altra. Nella loro vicinanza, nel loro stare insieme legate, esse fanno in modo che il solido mantenga la forma ed esista come entità. La cosa interessante è che questa forma non è la somma di tutte le singole particelle che la compongono, ma è qualcosa di diverso che si struttura proprio a partire dai legami e dalle interconnessioni tra le singole particelle.

Stiamo insieme come comunità solidale nella nostra città solo se abbiamo la consapevolezza che siamo comunità solidale anche a livello globale. E la cooperazione internazionale allo sviluppo è una pratica che ci da’ la possibilità di realizzare questa solidarietà anche a livello globale, di tessere relazioni e riflettere sui legami e sulle interconnessioni che ci legano tutti nel pianeta terra, che è l’unico che abbiamo e che abitiamo tutti insieme.

Già con l’emergenza climatica ci stavamo abituando a leggere ed affrontare le complesse sfide del nostro tempo in ottica planetaria. E con il covid-19 lo abbiamo visto più che mai. Ci siamo accorti che ne usciamo solo se ne usciamo tutti insieme. Le interconnessioni che ci legano nel nostro pianeta terra sono finalmente diffuse e visibili nel discorso pubblico.

Guardare al mondo e farlo con il valore imprescindibile della solidarietà è dovere anche di un’amministrazione comunale coraggiosa e responsabile nei confronti del tempo in cui viviamo: non solo emergenza climatica e pandemia ce lo chiedono, ma anche e forse più pragmaticamente le istituzioni nazionali, sovranazionali ed europee che stanno tracciando la rotta. Dai bandi del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale appena chiusi all’approvazione, a livello di Comunità Europea, del Quadro Finanziario Pluriennale (Multiannual Financial Framewok) dove le risorse per il Capitolo “Il vicinato ed il mondo” (Neighborhood and the world) sono cospicue, si parla di 100 miliardi di euro, e, anche se la programmazione è ancora in divenire, la traiettoria è sicuramente tracciata; fino all’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030, un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità: 17 obiettivi approvati dalle Nazioni Unite sui quali tutti e tutte siamo chiamati ad impegnarci.
Raccogliere le sfide del nostro tempo e farlo in un’ottica internazionale, insieme alle comunità altre con cui istituzioni e società civile hanno, nel tempo, costruito relazioni è possibile anche all’interno di un comune come Trento.

FUTURA – partecipazione e solidarietà lo pensa e lo vuole praticare nella prossima amministrazione comunale a TRENTO: azioni concrete quali l’elaborazione di nuovi gemellaggi e nuovi modi di concepire quelli già in atto, intensificare la collaborazione tra i comuni dell’area Euregio, arricchire l’offerta formativa e ampliare gli orizzonti esistenziali e le reti sociali, garantire l’allocazione di risorse specifiche da destinare alla cooperazione internazionale, alimentare percorsi di Educazione alla Cittadinanza Globale in ambito formale e non formale, sono tutte piste di lavoro che attendono di essere intraprese.

“Una Trento che guarda oltre i confini” è lo slogan scelto da FUTURA per riassumere gli ambiti di lavoro e le idee che vedono al centro una città NON isolata allo spazio fisico che amministra, ma consapevole che viviamo in un mondo interconnesso. Confini che non sono linee di separazione, ma luoghi di contatto, della conoscenza e dell’incontro. Ecco perchè scegliamo di stare insieme! A partire dagli altri comuni nel Trentino, è necessario riallacciare le reti con le altre città dell’arco alpino, dell’area dell’Euregio fino a tutte quelle comunità che nel mondo hanno tracciato ponti con la nostra città.

Crediamo che solo in questa maniera Trento possa aumentare la qualità di vita e il benessere dei propri abitanti, affrontare le sfide del presente e mantenere vive e valorizzare le interconnessioni che ci legano nel pianeta terra. E per questo è necessario guardare oltre i confini.

 

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Francesca Anzi

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