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LETTERE AL DIRETTORE

STEFANI * REPLICA A CALLERI: « RAMMENTO CHE L’ORSO MANCAVA DAI NOSTRI TERRITORI DA 80 ANNI, NEL FRATTEMPO IL TERRITORIO È CAMBIATO »

Scritto da
07.35 - venerdì 14 aprile 2023

Gentile direttore,

le scrivo per rammentare al signor Calleri che l’orso reintrodotto mancava dai nostri territori da ben 80 anni; nel frattempo il territorio è enormemente cambiato.

Calleri si vanta di aver vissuto per qualche periodo in montagna, ma dimostra di ignorare che quando si parla del bosco si parla di un luogo così vicino alla soglia delle nostre case da toccarne i cortili, i nostri figli giocano lì dentro perché il bosco è parte del paese, ci andiamo a passeggiare in quanto parte del luogo in cui viviamo.

Le faccio notare che la vittima uccisa (non predata visto che l’orsa non se ne è cibata, ma poco cambia) non correva a decine di chilometri dal centro abitato ma su sentieri abitualmente frequentati da turisti in quella che, ribadisco, era casa sua, un po’ come se uno squalo predasse un bagnante a pochi metri dalla spiaggia di Sanremo.

La colpa della situazione attuale è sicuramente della politica trentina, incapace di gestire un progetto assurdo, reintrodurre grandi predatori in un ambiente altamente frequentato e non abituato alla loro presenza da decenni.

Che il morto fosse solo questione di tempo era evidente, bastava parlare con i pastori che caricano le malghe con sempre più preoccupazione. Certo avrebbe aiutato il permesso di vendita in Italia di strumenti di difesa come lo spray anti orso, ma questo non cambia il fatto che la convivenza di oltre 110 orsi tra Trentino e Veneto è semplicemente utopistica.

Poi lei la pensi come vuole e dorma tranquillo, lì a Sanremo gli orsi sotto casa non arrivano

 

*
Michele Stefani

(Tn)

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