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LETTERE AL DIRETTORE

“STATI GENERALI DELLE DONNE” – LIONS E NEW VOICES DEI LIONS * “RISPETTO DELLE DONNE TUTTO L’ANNO”: « I DATI DELLA QUESTURA DI TRENTO EVIDENZIANO 188 AMMONIMENTI E 66 DENUNCE »

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12.06 - martedì 22 novembre 2022

Buongiorno Direttore,

le invio una traccia di quanto detto da noi ieri al Palazzo di Giustizia di Trento riguardo il tema della violenza sulle donne.

I DATI DELLA QUESTURA DI TRENTO EVIDENZIANO 188 AMMONIMENTI E 66 DENUNCE.

 

 

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Antonella Chiusole
New Voices Lions
Comitato scientifico Stati generali delle Donne

 

 

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CONFERENZA STAMPA “RISPETTO DELLE DONNE TUTTO L’ANNO” – Palazzo di Giustizia di Trento – L.go Pigarelli – Sala Livatino

Buongiorno a tutte e tutti,

oggi parliamo di violenza contro le donne, ma non per ricordare l’ennesimo fatto efferato che si è verificato, o per spiegare i tanti motivi che NON rendono il nostro Paese, un Paese per donne, ma per dare voce alle tante persone, ai tanti uomini che aborriscono la violenza contro le donne e che agiscono di conseguenza.

Questa iniziativa è organizzata di concerto tra Procura della Repubblica di Trento, Stati generali delle Donne, Lions e New Voices dei Lions, con il sostegno e patrocinio della Presidenza della Corte d’Appello del Distretto di Trento, delle Istituzioni e delle associazioni presenti che ringrazio per aver voluto dare il via a quello che vuole essere un movimento e non una iniziativa isolata.
Gli obiettivi dell’incontro odierno sono tre:
1. ribadire che la violenza in generale e verso le donne in particolare è la negazione dei principi che stanno alla base di una società giusta che si deve basare sul rispetto della dignità di ciascuno e sul dialogo. La violenza verso le donne è una violazione dei diritti umani, è la negazione dell’uguaglianza e della pari dignità tra le persone, è un ostacolo allo sviluppo di una società democratica e coesa
2. evidenziare come la violenza verso le donne non sia un problema delle donne, ma è un problema dell’intera comunità, è una cosa odiosa, inaccettabile da parte sia degli uomini che delle donne
3. dare voce e volto agli UOMINI CHE CI METTONO LA FACCIA contro la violenza verso le donne, uomini che non solo prendono le distanze dagli uomini maltrattanti, non solo non si girano dall’altra parte di fronte alla violenza, ma agiscono ciascuno nel proprio ruolo, per eliminare la violenza contro le donne.

 

 

 

Iniziamo subito con la presentazione della pubblicazione “RISPETTO DELLE DONNE TUTTO L’ANNO” con una sintesi della “Convenzione di Istanbul”, il trattato internazionale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, con la Prefazione del Procuratore della Repubblica di Trento, Sandro Raimondi, ed altri contributi. La pubblicazione è stata curata da Isa Maggi, coordinatrice nazionale degli Stati generali delle donne, con il patrocinio, tra gli altri, del Lions Club e delle New Voices dei Lions Club Distretto108 Ib3.
Chiedo al dott. Raimondi, che ha scritto la prefazione di presentare la pubblicazione: 5 minuti

Grazie dott Raimondi, ora passiamo alla seconda parte della Conferenza Stampa, ovvero a dare voce e volto agli UOMINI CHE CI METTONO LA FACCIA contro la violenza verso le donne.

Non può esservi giustificazione alcuna per agire la violenza e le donne devono poter avere fiducia nelle istituzioni e denunciare soprusi e maltrattamenti, sapere di essere accolte da persone formate, in grado di gestire il loro dolore e quello dei figli, vittime anch’essi, le loro fragilità, trovare rifugio, ma soprattutto trovare giustizia.

Purtroppo non sempre le Istituzioni hanno saputo essere all’altezza del problema, sappiamo bene che l’Italia è stata più volte condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani per non aver tutelato in maniera adeguata i diritti ed interessi delle vittime che avevano denunciato di aver subito violenza a causa degli stereotipi sessisti che hanno influenzato la gestione dei processo e le decisioni finali di assoluzione.
E’ del 10 novembre scorso, un’altra condanna per l’Italia da parte della Corte Europea per i Diritti Umani per la vittimizzazione secondaria prodotta dalle Corti, in particolare per mancata tutela della madre e dei minori vittime di padre violento.
Il GREVIO, Gruppo di esperti/e sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, è un organismo indipendente di controllo dei diritti umani, che ha il compito di monitorare l’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica “la Convenzione di Istanbul” da parte degli Stati membri che la hanno sottoscritta.
IL GREVIO, nel rapporto finale sull’Italia, denuncia una situazione molto lacunosa e risposte spesso inadeguate da parte delle istituzioni italiane, che, in concreto non sono in grado di garantire la dovuta protezione alle vittime e ai loro figli.
Il Grevio formula diverse indicazioni alle autorità italiane, affinché le stesse adottino misure sufficienti per indagare adeguatamente le denunce di violenza, per considerare la violenza come motivo ostativo per l’affidamento al maltrattante della custodia dei figli, per prendere nella dovuta considerazione la paura dei figli verso il padre violento ed evitare loro il protrarsi della violenza in occasione delle visite, ancora per escludere una volta per tutte che le istituzioni italiane, sulla base di teorie prive di ogni fondamento scientifico, tolgano alle madri la potestà genitoriale, in quanto “non collaboranti” perché si oppongono alle visite dei figli al padre violento.

In questa situazione, drammatica ed anche avvilente, in Trentino possiamo vantare alcune esperienze positive, ad incominciare da quella della Procura di Trento, dove grazie al Procuratore Sandro Raimondi, in Trentino è stata per la prima volta adottata la procedura di allontanamento dell’uomo violento dall’abitazione familiare, per non imporre alla donna vittima di violenza ed ai suoi figli, anch’essi vittime, l’ulteriore sofferenza di dover lasciale la propria casa e la propria e rete sociale.

Inoltre è importante ricordare il protocollo sottoscritto tra Procura della Repubblica di Trento, Provincia e Azienda Sanitaria provinciale per garantire l’assistenza degli psicologi alle vittime di violenza introdotta dal Codice Rosso.
Dott Raimondi, vuole spiegarci di che si tratta? 5 min

Sempre sul lato istituzioni, è importante ricordare il rinnovo sino al 31.12.2023 del Protocollo di intesa, “Per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno della violenza di genere in provincia di Trento” sottoscritto per la prima volta nel 2012 tra la Provincia Autonoma di Trento e il Commissariato del Governo.
Un sistema di raccolta elaborato dall’Università di Trento, rinnovato ed esteso agli altri sottoscrittori: Procure della Repubblica di Trento e Rovereto, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Università degli Studi, Consorzio dei Comuni, con le Polizia Locali che, grazie ai dati (denunce e ammonimenti) forniti dalle Forze dell’ordine consente di monitorare e conoscere l’entità del fenomeno in Trentino da 10 anni circa. E’ importante anche ricordare i percorsi del servizio Centro uomini autori di violenza per il recupero la presa di consapevolezza degli uomini maltrattanti.
Presidente Fugatti, lei oggi è un uomo che ci mette la faccia contro la violenza sulle donne, vuole spiegarci perché? 5 min

 

Avere oggi uomini che ci mettono la faccia contro la violenza sulle donne significa esporsi in prima persona sia come rappresentanti delle proprie Istituzioni e associazioni sia e soprattutto come uomini che vogliono dire “Basta alla violenza”,
• per essere di sostegno alle donne che subiscono violenza affinché denuncino e abbiano fiducia nelle Istituzioni,
• per essere un monito rivolto agli uomini violenti,
• per condannare come inaccettabile l’agire violento e qualificarlo come violazione dei valori di civiltà e dei diritti umani,
• per invitare tutti gli uomini a dire Basta alla violenza!

Prima di presentare gli Uomini che ci mettono la faccia, permettetemi di ringraziare le persone che hanno sostenuto, reso possibile e avviato l’iniziativa di oggi, ovvero il Procuratore Sandro Raimondi, Minella Chilà e Margherita Cogo degli Stati generali delle donne, Loredana Bavosa, Maria Teresa Zonin, Giorgio Barbacovi e Roberto Sani dei Lions e un grazie particolare alla Presidente della Corte d’Appello del Distretto di Trento, dottssa Servetti alla quale chiedo una riflessione sulla questione. 5 min

Vi presento ora i primi 23 uomini che hanno già aderito all’iniziativa e ci mettono la faccia contro la violenza.
Sandro Raimondi, Procuratore della Repubblica di Trento,
Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento e Presidente della Regione TAA,
Massimo Di Donato Vice Prefetto Vicario del Commissariato del Governo di Trento;
Maurizio Improta Questore di Trento,
Col. Danilo Nastasi Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trento;
Ten. Col. Michele Capurso del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento,
Luca Sattin comandante pol. Locale di Trento,
Franco Ianeselli, Francesco Valduga ed Eugenio Antolini, Sindaci di Trento, Rovereto e Tione,
Matteo Borzaga Consigliere di Parità tra uomini e donne nel lavoro e Emanuele Corn Vice consigliere di Parità,
Giorgio Barbacovi past Governatore dei Lions Club del Distretto e Roberto Sani Responsabile di zona Lions Club,
Fausto Manzana presidente di Confindustria Trento e Gianni Bort presidente della Camera di Commercio di Trento
Paolo Nicoletti Direttore Generale della PAT, Michael Mayr Segretario generale della Regione TAA e Antonio Ferro Direttore generale dell’Azienda per i servizi sanitari,
Mirto Benoni Presidente dell’istituto scolastico e professionale Veronesi di Rovereto,
Antonio Maria Di Marco Pizzongolo direttore dell’INPS regionale,
Andrea Simoni direttore generale di FBK ,
Toto Forray Capitano dell’Aquila Basket , e tutti gli altri uomini che vogliono METTERCI LA FACCIA CONTO LA VIOLENZA SULLE DONNE.

 

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Antonella Chiusole

 

 

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