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LETTERE AL DIRETTORE

SEN. PATTON (GRUPPO AUTONOMIE) * GOVERNO: « GRAZIE PRESIDENTE DRAGHI, CON LA SUA AUTOREVOLEZZA È STATA RESTITUITA ALL’ITALIA LA CREDIBILITÀ NELLE SEDI INTERNAZIONALI »

Scritto da
12.04 - sabato 22 ottobre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In questo momento gli occhi sono inevitabilmente puntati sul nuovo Governo, che nasce in uno dei momenti più difficili della storia repubblicana. Ci si chiede, con qualche apprensione, se e come questo esecutivo riuscirà a traghettare il nostro Paese fuori dalle secche di una recessione annunciata e dalla tempesta prodotta dal costo delle materie prime, soprattutto dell’energia. E sulle conseguenza, pesanti, che queste circostanze sono destinate ad avere per milioni di famiglie e per moltissime imprese.

Ma in questo momento credo doveroso rivolgere una parola convinta di stima, di apprezzamento e di gratitudine per il premier uscente, Mario Draghi. Ricordo, nel suo discorso di insediamento, il passaggio nel quale dichiarò che “non c’è sovranità nella solitudine”: un’affermazione che ci richiama alle parole pronunciate da Antigone nella tragedia di Sofocle, che costituisce una sottolineatura forte della vocazione e della collocazione europeista dell’Italia e mette in guardia contro ogni forma di sovranismo.

Il programma del suo mandato, durato poco più di un anno e mezzo, è stato caratterizzato da una concretezza che non ha mai lasciato spazio ad annunci, ma, nello stesso tempo, è stata sorretta da una visione. In entrambi i casi, un esempio di rara serietà. Dire grazie al presidente Draghi significa prima di tutto riconoscere le qualità della sua figura e del suo percorso: la preparazione, di cui tanto spesso si sente la mancanza nei luoghi dove si prendono le decisioni; la sobrietà dei modi, in un momento nel quale fare politica sembra un esercizio di sovraeposizione mediatica; la trasparenza e la coerenza delle scelte, quando c’era bisogno di tutto tranne che di improvvisazioni ondivaghe; l’autorevolezza nelle sedi comunitarie e internazionali, che ha restituito all’Italia prestigio e credibilità; la netta opposizione alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, come la nostra Costituzione esige.

Dire grazie al presidente Draghi significa poi richiamarci al suo esempio, alto, che dovrà rimanere un riferimento esigente e un carattere distintivo della futura azione di Governo, soprattutto in questa fase di transizione così piena di incertezza e, qualche volta, di inquietudini.

 

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Sen Pietro Patton

Gruppo Autonomie (SVP-PATT / CB / SCN)

 

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