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LETTERE AL DIRETTORE

SCUOLE TRENTINO: AGIRE, BUONI PASTO ELETTRONICI UN SISTEMA CHE VA RIVISTO

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21.40 - mercoledì 27 settembre 2017

(Fonte: Agire per il Trentino) – Buoni pasto «elettronici», un sistema che va rivisto – di Sandro Bordignon.

L’11 settembre è iniziato l’anno scolastico per le scuole primarie. Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di un nuovo metodo di pagamento per il servizio mensa.

Fino ad oggi si utilizzavano i buoni cartacei ritirabili presso gli sportelli delle Casse Rurali sparse sul territorio: gli stessi venivano consegnati agli alunni e successivamente ritirati dai docenti.

Ora invece si introduce il pagamento tramite apposito bonifico (anche Inbank) mediante il quale si ricarica un borsellino virtuale che viene scalato in modo automatico dal conto corrente.

Etica Soluzione è la società che gestisce il sistema per l’intero Comprensorio della Valle dell’Adige. È difficilissimo contattarla e sul suo sito non troviamo nemmeno un numero di telefono. Siamo al 27 settembre (la mensa era già operativa dal 13) e molti genitori, con non poche difficoltà, hanno effettuato le dovute ricariche.

Per monitorare il credito residuo e verificare la correttezza dei prelievi esiste un’App per Smartphone che però non riconosce il “Comune di Trento”, quindi nei fatti è inutilizzabile. Per giunta, il sito della società funziona a singhiozzo.

Alcuni genitori che hanno potuto verificare nell’area dedicata dichiarano di aver visto scalare i soldi quando i figli non erano a scuola. Altri si sono visti addebitare il doppio pasto. Altri ancora lamentano che al proprio figlio è stato negato il pasto perché all’interno del “Borsellino” non risultava credito.

Di questi disagi ho raccolto alcune lamentele.

Quello che rende fastidiosa la situazione non è l’imprevisto su cui, utilizzando il buonsenso, potremmo pure soprassedere, ma il dato oggettivo riscontrabile adoperando la ragione: ormai da tempo era noto che il nuovo metodo di pagamento sarebbe dovuto entrare in funzione nel 2017.

Oggi ci troviamo dinanzi ad un sistema pieno di falle, con i genitori penalizzati nel controllo di un servizio che sembrava già pronto e rodato.

Vorremmo avere delucidazioni in merito e capire dall’ufficio competente del Comune di Trento se le situazioni descritte siano realmente accadute. In caso affermativo, chiediamo all’amministrazione come intenda procedere per porre rimedio e con quali tempistiche.

 

 

 

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Sandro Bordignon

Coordinatore per Trento di Agire per il Trentino

 

 

 

 

Foto: archivio Coldiretti

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