L’Anpi nazionale ha già detto no all’invio di armi al legittimo Governo dell’Ucraina e ora per un giudizio sulla strage di Bucha richiede un’indagine internazionale neutra. Mi sembra troppo. Ricordo che l’Anpi è un’associazione combattentistica con il dovere di ricordare il significato e il valore della Resistenza armata nella Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
La lotta per la pace non può prescindere dall’aiuto anche con l’invio di armi alla Resistenza del popolo ucraino così come gli Alleati hanno fatto con quella italiana. Condizione necessaria per trattare la pace senza una resa incondizionata.
Putin ha la responsabilità di un’invasione sempre più cruenta contro la stessa popolazione civile e l’orrendo crimine di Bucha con le testimonianze giornalistiche sul campo ha già chiarito le responsabilità russe ogni ulteriore equidistanza del nuovo presidente dell’Anpi nazionale è inaccettabile.
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Sandro Schmid
Ex presidente Anpi del Trentino.