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LETTERE AL DIRETTORE

RUGGERO POZZER * VALDASTICO: “ A ROVERETO IL SINDACO VALDUGA NEL 2015 SI ESPRIMEVA A FAVORE, AUSPICAVA L’USCITA A ROVERETO SUD “

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15.58 - domenica 5 febbraio 2023

Gentile direttore,

No A 31, percorso tortuoso e non sempre condiviso.

Il percorso delle decisioni importanti per la collettività è a volte lungo e tortuoso.
Uno di questi inizia oltre 50 anni fa ed è (purtroppo) ancora sui tavoli della politica; il completamento della A31, la cosiddetta Valdastico.

Lo scorso ottobre la Giunta provinciale ha deliberato la variante al Piano urbanistico provinciale (PUP). L’obiettivo è quello di porre le basi normative per predisporre l’iter di realizzazione.

In risposta a tale atto deliberativo alcune amministrazioni comunali si sono organizzate presentando le loro osservazioni contrarie all’opera; Rovereto lo ha fatto mercoledì scorso e, martedì prossimo, lo stesso farà l’assemblea di Comunità della Vallagarina.
E’ dunque chiara contrapposizione tra la Lega Salvini Trentino e le rappresentanze del Centro sinistra nelle varie definizioni espresse in provincia. Ma non sempre è stato così. Il lungo percorso è fitto di contrapposizioni anche tra chi solo ora esprime il suo NO. Un percorso che non ha certo agevolato la definitiva chiusura dell’argomento che oggi troviamo purtroppo ancora vivo e riproposto dall’attuale Presidenza provinciale.

Fin dal principio, come Verdi del Trentino, abbiamo intuito i grandi problemi connessi: idrogeologici, ambientali, sociali, economici. Tale analisi ci ha permesso di schierarci sin da subito, convintamente decisi a evitare l’enorme danno a favore di una visione del territorio rispettosa e conservativa. Così hanno fatto molte associazioni, riunite oggi in un “coordinamento No A31” che in questi giorni presenteranno un’istanza di ritiro della delibera di variante provinciale.

Altrettanto non è stato da parte di altre forze, pur politicamente vicine ai Verdi.
Ci ha pensato il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio (2015-2018) a freddare l’assemblea del suo PD trentino quando ha dichiarato che il completamento della “A31 si farà”.

Affermazione poi ribadita dalla Ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola de Micheli, sempre PD, durante il suo mandato terminato solo un paio di anni or sono.
Va riconosciuto alla maggioranza del PD Trentino la contrarietà alla detestata galleria, pur convivendo con la difficoltà di sintonia con i propri rappresentanti “romani”.
In casa nostra trentina la proposta di bucare la montagna era rimasta in sordina per lunghi anni sino quando l’allora Presidente della Provincia Dellai (2008-2012) la ha favorita, rimettendola in discussione.

Non di meno ha fatto la Giunta di Ugo Rossi e in particolare l’assessore Gilmozzi che disattendendo l’impegno programmatico espresso nel 2013, nel 2015 dopo un incontro a Roma tra lo stesso Rossi, Zaia e Delrio, ha inspiegabilmente riproposto l’opera.

In casa roveretana non ha aiutato la posizione del Sindaco Valduga quando a fine 2015 si esprimeva favorevolmente, auspicando addirittura l’uscita a Rovereto Sud.
Ricordiamo molto bene come Valduga, neo eletto anche con il contributo dei Verdi, avesse espresso con nostro imbarazzo la sua benevola posizione, cosi puntualmente riportata anche nei virgolettati dell’intervista sull’Adige del 20 dicembre 2015 a firma di Matthias Pfaender.
E ancora, lo stesso Valduga, il 27 dicembre 2017, solo 5 anni fa, votava a favore all’Atto di indirizzo sul DUP di “ richiedere alla PAT, qualora l’opera fosse veramente eseguita, di verificare la possibilità di realizzare l’uscita a Rovereto, …”.

Dimenticare queste posizioni non fa bene al ragionamento di coerenza complessivo, che lascia purtroppo ancora aperte le attuali possibilità paventate dal Presidente della PAT Fugatti, a questa che per il Trentino definisco una “violenza infrastrutturale “.

Percorso che nasce negli anni 70 con la proposta di Piccoli, Rumor e Bisaglia (PiRuBi) è stato da subito compreso come una follia solamente dai Verdi del Trentino. E’ vero che negli anni si sono poi accodati in tanti ma la comprensione è stata lenta. Lenta al punto da lasciare aperti spazi di ragionamento che solo ora, finalmente, pare vengano condivisi da tutti coloro che spaziano nell‘universo del centro sinistra.

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Ruggero Pozzer
Europa Verde Rovereto

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