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LETTERE AL DIRETTORE

ROBERTO PERGHER * AMMINISTRATIVE 2018: ” MI CANDIDO ANCHE PER CAMBIARE LA SALUTE MENTALE IN TRENTINO E IN COMPETIZIONE CON IL DOTTORE DESTEFANI DELL’OPPOSTO SCHIERAMENTO DI SINISTRA “

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07.07 - giovedì 20 settembre 2018

Mi candido anche per cambiare la salute mentale in Trentino e in competizione con il dottor De Stefani che prenderà posto nell’opposto schieramento di sinistra. Come va cambiata? Ecco alcune linee di percorso:

Professionalità: Il modello di salute mentale è portato avanti nella nostra Provincia in modo monocorde, basato su singole persone con eventi ad effetto (es. barche a vela transoceaniche costate migliaia di euro, ecc.) ma di scarsa efficacia e ricaduta generale e di rete.

La rete della psichiatria non è efficacie perché scarsamente valoriale, responsabilizzante, né per i cittadini utenti, né per operatori che sopperiscono alla carenza di visione del management con il dispensare assistenza e buonismi, sangue e sudore.

Si devono invece valorizzare professionalità specifiche, (medico, psicologo, infermiere, terp, ecc.).

Vi deve essere collaborazione ma differenziazione tra interventi clinici e sociali, non deve esserci quindi una uniformazione tra sanitario e sociale.

Il Csm deve sviluppare competenze di lavoro territoriale con impronta clinico sanitaria, guidato da professionisti clinici (psichiatri, infermieri, terp, psicologi) non sovrapponibili ai ruoli di tipo assistenziale (assistente sociale, assistente domiciliare, ecc) o pedagogico (educatori, ecc);

Famiglie: si deve aver cura dei legami famigliari come snodo centrale e prevenzione, promuovere dei progetti di formazione/informazione dei ruoli genitoriali curando il rapporto di coppia e tra genitori e figli. In questo senso vanno sostenere le associazioni di genitori e cittadini che desiderano dare il loro contributo;

Aree di intervento ancora non presidiate con efficacia: immigrazione, disabilità, adolescenza per le quali vanno pensate strutture e interventi specifici

L’Area di salute mentale va rivista alla luce di una organizzazione diversa che preveda un dipartimento con Uo ospedaliera con i servizi di neuropsichiatrica infantile, adolescenziale e per adulti e una UO territoriale distinta in vari Servizi: Serd, neuropsichiatra infantile, psicologia, disturbi alimentari, servizi di salute mentale zonali.

Inoltre si devono introdurre anche un servizio per l’area adolescenziale, un servizio per la disabilità, un servizio per l’immigrazione.

 

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Roberto Pergher – medico – Candidato consigliere Elezioni 2018 per Forza Italia

 

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