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LETTERE AL DIRETTORE

ROBERTO PACCHER (LEGA) * REPLICA A MINORANZE PAT: « FUGATTI DA UOMO CONCRETO HA AMMINISTRATO QUESTI QUATTRO ANNI STRAORDINARIAMENTE DIFFICILI, BADANDO AL SODO »

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08.11 - giovedì 15 dicembre 2022

Puntuali. Dopo ogni relazione alla manovra di bilancio del presidente Maurizio Fugatti i consiglieri di minoranza lamentavano, in modo pretestuoso, che in quei testi vi fosse un difetto di visione, di articolato concetto di futuro. Insomma di anticipazione di quanto servirebbe fare per il domani del nostro territorio. Caro direttore, dubito che per il presidente della Provincia sarebbe stato difficile infarcire ogni relazione di concetti seducenti, alla moda, futuribili appunto, ma destinati a rimanere lettera morta. Fugatti da uomo concreto ha amministrato questi 4 anni straordinariamente difficili badando al sodo, ma con un concetto di futuro assolutamente chiaro nel proprio agire politico: e nella relazione al bilancio che “Il T” ha ben raccontato ai propri lettori vi sono tantissime cifre (appunto 2 miliardi di investimenti per opere e ricerca).

Ma nessuno può negare che l’ultimo bilancio di legislatura, al netto dell’assestamento della prossima primavera, non segua la bussola di una visione che coniuga le cose fatte di recente dall’amministrazione Fugatti con quelle che accadranno domani. Le coordinate di questa “vision”? Sono quelle di uno sviluppo sostenibile che pone un marcato accento sulla salute, badando bene ad inserire il Trentino in una dimensione più ampia ed articolata rispetto ad un mero dialogo (che esiste, beninteso) con il nord a noi vicino.

Ecco allora che la manovra di bilancio in discussione in queste ore in Consiglio provinciale Fugatti ha messo in fila l’avvio di una Scuola di medicina in città (solo vagheggiata per decenni dalle amministrazioni precedenti) con una mole di investimenti stradali senza precedenti per togliere da una parte del traffico da molti paesi del Trentino e per puntare, dall’altra, ad una mobilità alternativa e sostenibile. Qui si parla dello studio con Rfi per la ferrovia Rovereto-Riva, ma anche del bypass del capoluogo e della funivia per il Bondone. Fondi miliardari reperiti dalla giunta Fugatti per la loro realizzazione ma che si intersecano con uno sviluppo green che i futuri medici che si stanno formando a Trento non potranno (come del resto ognuno di noi) che apprezzare.

Crediamo che sia visione, da molti prima incautamente bollata come utopia, l’aver cambiato passo su Autobrennero, puntando su quel project financing, che ha incassato un recentissimo disco verde da Roma e che porterà (fatta salva la gara) ad almeno 6 miliardi di investimenti sul territorio e ad una concessione di 50 anni. Un futuro ben più che prossimo che si attendeva dal 2014, quando è scaduta la concessione. Infine Fugatti ha anticipato di voler tessere relazioni sempre più importanti per dare forma e sostanza ad una macroregione del nord-est, badando bene a non lasciare il Trentino in solitudine. Una regione che coincide con l’asse dell’Autostrada e che si allarga ad est.

Tutti territori abitati da gente laboriosa che sa benissimo quale tipo di futuro vuole. E che per ottenerlo lavora ogni giorno. Chiamiamole visioni.

 

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Roberto Paccher

Lega Trentino

Vicepresidente Consiglio regionale Trentino Alto Adige-Südtirol

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