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LETTERE AL DIRETTORE

RENZO GUBERT * DDL ZAN: « SE ALLE SINISTRE PREMEVA RAFFORZARE LE SANZIONI VERSO I SESSUALMENTE “DIVERSI“ NON SI CAPISCE PERCHÉ ABBIANO SACRIFICATO IL RAFFORZAMENTO SULL’ALTARE DELL’IDEOLOGIA “GENDER”“ »

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15.14 - martedì 2 novembre 2021

Curiosa la contraddizione di chi da un lato si scandalizza per il voto di non passaggio agli articoli in Senato del disegno di Legge Zan sottolineato da forti applausi e dall’altro riconosce che l’insistere sul testo già approvato alla Camera da parte del segretario politico del PD on. Letta, che conteneva punti assai controversi anche tra i sostenitori degli obiettivi del disegno di legge, è stato un errore.

Il non aver approvato questi punti, che introducevano nella legislazione italiana la teoria del gender, secondo la quale l’identità sessualeè è un fatto soggettivo, fluido, mutevole (art.1), che rendevano ogni dissenso da tale teoria passibile di denuncia alla giustizia perché potenzialmente istigatrice di atteggiamenti negativi (considerati frutto di “fobia”) verso i “diversi” per comportamento sessuale (art.4) e che rendevano obbligatorio in tutte le scuole, a iniziare dalle materne, di propagandare tale teoria (art.7), è esattamente il motivo dell’esultanza per uno scampato pericolo.

Se al PD e alle altre sinistre premeva rafforzare le sanzioni (che già ci sono) nei confronti di comportamenti offensivi verso i sessualmente “diversi” non si capisce perché abbiano sacrificato tale rafforzamento sull’altare dell’ideologia “gender”, che ha sollevato riserve e contrarietà diffuse, ed espresse anche dalla maggioranza dei senatori nel voto segreto.

Che senso  ha, allora, rimproverare costoro e i loro applausi? Hanno agito non per negare tutele ai “diversi”, ma per evitare derive negative e non condivise in merito alla concezione della sessualità.

 

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Renzo Gubert

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