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LETTERE AL DIRETTORE

REMO MAFFEI * ORSI E LUPI: « TAR DI TRENTO, ATTENDE UN ALTRO EVENTO CHE FACCIA CLAMORE O HA TIMORE DEGLI ANIMALISTI? »

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18.22 - giovedì 22 giugno 2023

Gentile direttore,

a proposito di orsi, lupi e tassi. Alcune riflessioni a proposito di tempestività di interventi. Le incursioni dell’orso e dei lupi in questi ultimi giorni nel Comune di Stenico dovrebbero allarmare seriamente chi è posto alla tutela dei residenti. La settimana scorsa nella frazione di Seo, domenica nella campagna a Stenico con devastazioni su alberi di ciliegio in più luoghi fra i quali pure nel mia proprietà a pochissima distanza dalle abitazioni.

Il danno arrecato alle piante aggredite dalla furia dell’animale è stato per degustare pochi frutti in maturazione strappando rami e innesti che si voleva veder vivere; penso, veramente con i brividi, a cosa poteva accadere se in quel momento in quella casa in campagna, fossero stati presenti da soli i miei due nipoti di poco più di 2 e 5 anni dove giocano continuamente attenti a cogliere il momento adatto per degustare le ciliegie mature facendo spola per raggiungere genitori e nonni impegnati nel circostante vigneto.

Ma si vuole proprio arrivare ad un’altra tragedia? I presupposti ci sono tutti! Ieri lunedì, a poca distanza dal vigneto, mia sorella alzatasi di buon mattino per arieggiare la casa col fresco, si è trovata l’orso a due metri dalla porta d’entrata con il comprensibile panico che ne è derivato e che ha creato in lei una vera (e giustificata) paura per uscire per le normali operazioni di manutenzione del giardino o stendere la biancheria o aprire il garage per uscire e rientrare in casa con la vettura.

Cosa si aspetta ancora per intervenire? Cosa attende il TAR di Trento per le decisioni che ha inspiegabilmente spostato da aprile a luglio. Attende un altro evento che faccia clamore o ha timore dalle manifestazioni dei così detti animalisti che fanno la distinzione fra i tanti animali soppressi pecore, capre, asini, cavalli, manze o vacche e gli animali orsi e lupi autorizzati alle stragi e trovano vergognosamente giustificativi anche alla tragedia della Val di Sole?! Attenti perché la misura diventa colma e le conseguenze potrebbero sfuggire di mano! L’appello è ai sindaci, alla politica provinciale (per nulla accorta nella creazione a suo tempo del problema e che ora temporeggia in una situazione insostenibile) e a chi deve assumere decisioni non più prorogabili.

Ma proviamo a proiettarci fra uno o due anni: se non si pone ora rimedio, nelle zone “vocate” , la popolazione di orsi e lupi è inimmaginabile come altrettanto invece immaginabili le conseguenze! Giacché ci sono, a proposito di tempestività di interventi, passo ad altro argomento che con quanto sopra, ci “azzecca” solo per la gravità di decisioni prese in alto. Mi riferisco a quanto sta producendo la Banca Centrale Europea per mano della sua esimia “presidentessa”. Vuole (anzi vorrebbe) oscurare l’operato del suo predecessore con provvedimenti che solo lei è in grado di comprendere e porre in atto. Il continuo rialzo dei tassi (stavolta non animali ma di interesse) per riportare, secondo lei, in carreggiata l’inflazione produrrà gravi conseguenze nelle economie difficili degli stati con alto debito pubblico: questa inflazione non deriva da maggior salari e stipendi con conseguente domanda e capacità di spesa bensì da incontrollata offerta (nel nostro caso generata specie con provvedimenti capestro tipo 110%) che hanno innescato l’euforia dell’aumento dei prezzi.

La signora, (della quale peraltro ricordiamo alcuni inopportuni interventi fatti di poche parole che hanno causato notevoli dissesti) deve essere supportata da poteri forti che dalle sue esternazioni e conseguenti provvedimenti ne traggono vantaggi ma non deve essere sopportata dalle economie degli stati più deboli: possibilmente mandiamola a casa prima che sia troppo tardi altrimenti succederà come in America qualche anno fa quando il rialzo del costo dei mutui per la casa e per le imprese hanno creato una voragine di costi non più sostenibile con conseguenze disastrose.

Chi può, non si limiti ad una pacata, velata e solo sussurrata contrarietà ai provvedimenti già inspiegabilmente annunciati anche per il futuro, ma si faccia interprete di una convinta e determinata azione per accompagnarla “a casa sua” (come d’altro canto aveva fatto probabilmente il Fondo Mondiale che a suo tempo dirigeva). Di una cosa siamo sicuri: farà rimpiangere la guida precedente.

 

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Remo Maffei – Stenico (Trento)

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