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LETTERE AL DIRETTORE

REMO MAFFEI * COPAG – 46MO ANNIVERSARIO: « COOPERAZIONE AGRICOLA GIUDICARIE, SI ACCANTONINO I PERSONALISMI »

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07.32 - mercoledì 26 luglio 2023

Egregio direttore Franceschi,

le invio una nota in merito alle difficoltà che sta vivendo la Cooperazione agricola nelle Giudicarie, con preghiera di pubblicazione in occasione del giorno 27 luglio, data che coincide con il 46° anniversario della costituzione della Copag.

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Mi ha creato disappunto leggere, alcuni giorni fa, sulla stampa provinciale l’articolo nel quale veniva evidenziato il clima di tensione nella COPAG, la cooperativa che proprio in questo giorno di 46 anni or sono, era il 27 luglio 1977, aveva visto la sua nascita ad opera di 25 agricoltori della valle. Di questi soci fondatori, per l’inesorabile gioco del tempo, pochi ne rimangono; quest’ultimi, ed io fra loro, ho vissuto intensamente già da subito e fino al 2005 la vita della società; la notizia delle difficoltà culminate nelle dimissioni dell’intero Consiglio sono stato una mazzata.

Qui voglio ricordare il Cornelio Mattei, persona che più d’ogni altro ha dedicato parte della sia vita alla COPAG e con il quale ho condiviso le difficoltà che la cooperativa si è trovata ad affrontare specie nei primi anni della sua esistenza: volontà di dotarsi di una struttura per il deposito e la commercializzazione delle patate, la parabola discendente delle quantità di patate prodotte, i tassi di interesse alle stelle (oltre il 20%), il campanilismo esasperato fra le varie zone delle valle per l’ubicazione del magazzino e per la scelta degli amministratori, la fiducia da ritrasmettere agli agricoltori perché credessero ancora una volta nella cooperazione quale forma societaria per ridare vita all’agricoltura nelle Giudicarie.

E i toni accesi vi assicuro, anche allora, non mancavano: ricordo uno dei primi Consigli di Amministrazione tenuto in una saletta del Cinema Don Bosco di Ponte Arche dove avevano interrotto la proiezione del film perché l’ ”acceso dibattito” ne impediva l’ascolto agli spettatori. Una alla volta, le difficoltà vennero però affrontate trovandone la soluzione e questo grazie alla saggezza dimostrata dai componenti i vari Consigli di Amministrazione che si sono succeduti.

Negli anni ’80 e successivi la grossa difficoltà che la Cooperativa si è trovata ad affrontare fu quella della coabitazione fra soci pataticoltori e soci con altri indirizzi colturali, frutticoltura in particolare. Mi sembra di capire che questa difficoltà sia ancor oggi alla base dei dissidi che affliggono la Cooperativa; anziché essere vissuta come una ricchezza questo diversità di coltivazioni e quindi di opportunità per tutti, ancor oggi mi sembra radicata in una sorta di braccio di ferro fuori tempo e fuori luogo.

Assistiamo, specie in quest’ultimo periodo, ad una incapacità di vera convivenza a livello politico e amministrativo pur nel rispetto del proprio ruolo, di intolleranza fra le varie provenienze dei popoli in un movimento mondiale senza precedenti, di guerre sorte e fomentate da interessi dove la parte economica di dominio sull’altro ne è la base. Mancano le figure guida che sono state in grado, nel passato, di dare nuovi obiettivi al di fuori di quelli di dominio e potere sia in ambito mondiale quanto a livelli via via sempre più vicini alla nostra vita quotidiana.

Più sopra accennavo che la base per la soluzione delle difficoltà della nostra piccola realtà cooperativa, fu la saggezza dei componenti i Consigli di Amministrazione. Anche le difficoltà attuali possono e debbono essere superate: l’appello è ai soci della Cooperativa affinché diano vita a Consigli di Amministrazione dotati di lungimiranza e capacità amministrativa dei loro componenti, che accolgano con entusiasmo l’opportunità di più indirizzi colturali, che si accantonino i personalismi, che si affrontino con serenità e pacatezza le motivazioni che oggi dividono, trovandone le opportune soluzioni.

Ventitré anni sono passati del vecchio millennio dalla costituzione che oggi ricorre, caratterizzati da pesanti difficoltà arginate da saggezza amministrativa; altri ventitré ne sono trascorsi nel nuovo millennio: voglia questo coincidenza nel momento della difficoltà dare prova di saggezza, ridare slancio, forza, nuove prospettive alla Cooperativa e, sopra ogni cosa, non perdere la fiducia della base sociale.

Ci credo.

 

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Remo Maffei

Valli Giudicarie (Trento)

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