(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Quali sono le ragioni che stanno alla base della scelta di non utilizzare la somma di 10 milioni di euro derivanti dal PNRR per i lavori di risanamento dell’ospedale di Rovereto e in quale modo si intende sopperire a tale decisione viste le gravi criticità che interessano il nosocomio roveretano?
Questo chiede la Consigliera del Partito Democratico Francesca Parolari che, saputo dalla stampa della scelta di fermare l’impiego dei fondi PNRR destinati all’ospedale di Rovereto, ha depositato una interrogazione urgente a risposta orale che sarà discussa nella prossima seduta di maggio del Consiglio Provinciale.
La Consigliera ricorda i gravi problemi strutturali di cui l’ospedale soffre (da ultimo la situazione pessima in cui versano le cucine) e il fatto che nel corso degli ultimi anni l’ospedale abbia visto ridurre notevolmente alcuni servizi e reparti (geriatria, neurologia e chirurgia in primis) nell’assenza totale di un progetto circa il ruolo che tale presidio svolgerà nella nuova geografia della sanità trentina.
A margine dell’interrogazione la Consigliera Parolari nota l’atteggiamento surreale delle minoranze di centrodestra di Rovereto che dovrebbero impiegare il loro tempo a riversare strali contro la maggioranza affine che siede in Giunta Provinciale (non ci risulta che in Provincia governi il centrosinistra!) anzichè prendersela con l’amministrazione comunale di Rovereto assolutamente incolpevole.
Francesca Parolari
Gruppo consiliare provinciale PD del Trentino
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Interrogazione a risposta orale immediata
Oggetto: Ospedale di Rovereto: si dia conto del motivo del mancato utilizzo di fondi PNRR.
Apprediamo dalla stampa dei 10 milioni di euro di fondi PNRR destinati a importanti lavori di risanamento dell’ospedale di Rovereto e che, nel giro di qualche giorno, sono stati distolti dal destinatario originario e dirottati verso altri lidi. Scelta politica che va motivata e comunicata alla comunità di riferimento che non è rappresentata solo da Rovereto ma da tutta la Vallagarina a cui l’ospedale afferisce.
Con la stessa solerzia con cui ci si premura di informare in pompa magna le comunità beneficiate da questa nuova benevolenza, ci si deve premurare anche di motivare le ragioni che stanno alla base della decisione di fermare i lavori sul nosocomio roveretano, che soffre di gravi problemi strutturali e che nel corso degli ultimi anni ha visto ridurre notevolmente alcuni servizi e reparti (geriatria, neurologia e chirurgia in primis) nell’assenza totale di un progetto circa il ruolo che tale presidio svolgerà nella nuova geografia della sanità trentina. E quand’anche questo progetto ci fosse, ma nutriamo seri dubbi, esso risulta costruito in assenza assoluta di contraddittorio con i territori.
Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere le ragioni che stanno alla base della scelta di non utilizzare la somma di 10 milioni di euro derivanti dal PNRR per lavori di risanamento dell’ospedale di Rovereto e in quale modo si intende sopperire a tale decisione viste le gravi criticità che interessano il nosocomio roveretano.
Francesca Parolari