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LETTERE AL DIRETTORE

PATT – SEZIONE BASSA VALSUGANA (TN) * AMMINISTRATIVE: FLORIANI, « INDIVIDUATI I TEMI LOCALI DA PORTARE SUL TAVOLO DELLA DISCUSSIONE CON IL CANDIDATO PRESIDENTE »

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09.56 - mercoledì 8 marzo 2023

Valsugana e Tesino: la sezione PATT fissa i punti programmatici locali. Dopo il delicato consiglio di partito che ha certificato l’accordo programmatico con Fugatti, la sezione individua i temi locali da portare sul tavolo della discussione con il candidato presidente. Di dominio pubblico ormai la notizia che il Consiglio delle Stelle Alpine è stato chiamato, qualche giorno fa, a scegliere la linea dei prossimi cinque anni, sulla base di un patto forte con il candidato presidente, che ponga paletti seri ed imprescindibili. Per rispondere al gravissimo rischio di impoverimento delle competenze amministrative è necessario il massimo sforzo da parte di un partito, il PATT, che ha l’Autonomia al centro dei propri obiettivi politici, per promuovere e affermare le linee di indirizzo e di intervento ritenute essenziali per salvaguardare le nostre potestà di autogoverno e lo sviluppo culturale, sociale, economico e territoriale del Trentino, delle sue valli e delle sue città. A questa fondamentale esigenza il PATT risponde approvando l’adesione tecnica a sostegno del candidato presidente che, a sua volta, si impegnerà a portare avanti i programmi politici sottoscritti.

Come sezione PATT Bassa Valsugana e Tesino, non ne facciamo una questione di polarizzazione a destra o sinistra di un’aula consigliare bensì, come sempre fatto, anteponiamo la salvaguardia dell’autonomia in tutte le sedi e l’utilizzo dei suoi preziosi strumenti amministrativi per migliorare il nostro territorio e di conseguenza la qualità di vita! La Valsugana si merita attenzione. Tanta, molta di più di quanto non stia ricevendo e non solo da oggi. Questo significa essere propositivi ed imporsi in fase decisionale definendo i punti fermi per la nostra amata valle a partire dai macro-temi come: Valdastico, agricoltura, lavoro, ospedale di Borgo e guardie mediche senza dimenticare il fenomeno preoccupante, sempre in crescita, dei giovani che abbandonano le nostre valli.
Iniziando a sviscerare alcuni macro-temi possiamo definire delle linee guida per il nostro territorio:

 

MOBILITA’
Per quanto riguarda il tema della mobilità locale, non è un mistero che il Patt sia locale che provinciale si è sempre opposto all’uscita della Valdastico in Vallagarina. L’invito della sezione rivolto all’amministrazione è di riprendere in mano la soluzione dell’uscita a Trento Sud che dovrà sicuramente tenere in considerazione le problematiche della Vigolana, di Caldonazzo e di Mattarello, ma con essa si garantirebbe un alleggerimento del traffico sulla SS47, l’eliminazione del rischio di sversamenti di inquinanti nel Lago di Caldonazzo e si garantirebbe quel collegamento con il Vicentino che potrebbe giovare ad alcune nostre aziende, portando perfino ad un rilancio dell’Interporto di Trento, ad una maggiore competitività delle aziende locali e ad un utilizzo maggiore dei treni nella tratta Nord-Sud. Analizzando in maniera approfondita l’ipotesi di connessione a Rovereto sud si può immaginare che tutti i veicoli

pesanti diretti al Brennero continuerebbero a salire per la SS47 che oltre ad essere la via più breve, eviterebbe loro il pedaggio di un tratto di A22 quindi tutto il nord est continuerebbe a transitare in Valsugana. Fatto che invece non accadrebbe se si portasse avanti il progetto di bretella come pensata fino a pochi anni fa.
Tutto questo si tradurrebbe in una Valdastico al servizio della Valsugana che se poi, riuscisse a progettare e realizzare finalmente una strada a scorrimento rapido fino a Trento (quattro corsie), avvicinerebbe il capoluogo alla valle (compresi Tesino e Primiero) ed è proprio avvicinando le valli che si potrebbe iniziare a combattere il fenomeno dello spopolamento di esse.
Per quanto riguarda invece il tema della mobilità sostenibile non va assolutamente dimenticato che l’elettrificazione della ferrovia deve essere in cima alle priorità, è un passo necessario per il potenziamento infrastrutturale dell’intera tratta Trento-Bassano del Grappa che porterà numerosi vantaggi in termini di sostenibilità ed in termini di numero di collegamenti con i territori limitrofi, favorendo la connessione elettrica tra la linea della Valsugana con quelle di Bassano e Trento.
Il passaggio da treni alimentati a gasolio a quelli a trazione elettrica avrà poi un impatto positivo, riducendo le emissioni inquinanti che incidono sui cambiamenti climatici favorendo quindi anche la svolta da una fonte di energia fossile ad una fonte in larga parte rinnovabile come l’elettricità.

 

SANITA’
Altro macro-tema è quello della sanità per il quale sappiamo non esserci soluzioni facili ed a breve termine ma di sicuro è un tema per il quale andrebbe ricordato che le valli sono un’opportunità per le generazioni future e che se vogliamo dare futuro alle nostre terre dobbiamo intervenire sul sistema. Non dimentichiamoci che nella recente emergenza pandemica il San Lorenzo di Borgo ha rappresentato un modello di efficienza, rilanciandosi al ruolo di ospedale dell’intero territorio valsuganotto e che la pandemia, sconquassando vari aspetti di vita sociale ed economico, ci ha mostrato da un lato il grande patrimonio umano rappresentato dal personale sanitario, ospedaliero e del mondo del volontariato (a cui va un profondo ringraziamento) ma dall’altro lato ci ha mostrato tutte le debolezze del nostro sistema provinciale. Una soluzione per rilanciare l’ospedale potrebbe essere di puntare a valorizzare specificità, dovremmo diventare polo di eccellenza su cure particolari, congressi, ospitare e finanziare ricerche.
Guardando poi al tema delle guardie mediche locali, non possiamo pensare che la soluzione
per alcune località sia l’aver un presidio aperto pochi giorni a settimana (il Tesino insegna). Bisogna rendersi conto che ci sono molti pazienti che potrebbero essere visitati a domicilio o comunque in loco evitando l’attivazione del servizio ambulanze per il trasporto in ospedale e, magari, un accesso superfluo in pronto soccorso intasando il servizio ospedaliero.

 

LAVORO, AGRICOLTURA E TURISMO
Si investa sul turismo e sul lavoro in valle, si aiutino i giovani, si facciano crescere le eccellenze imprenditoriali locali! Con gli strumenti di analisi territoriale in possesso al giorno d’oggi ed un po’ di coraggio potremmo, ad esempio, ragionare su un nuovo patto territoriale o un nuovo piano di sviluppo economico con ricadute dirette, trovando i soldi direttamente dal risparmio derivato dell’opera approvata recentemente di adeguamento della SS47.
Immaginiamo solo a quante realtà locali, quante nuove attività a sviluppo del lavoro e della zona potrebbero aiutare quei soldi, soldi che potrebbero rilanciare anche il settore turistico locale con nuove realtà alberghiere e ristorative che potrebbero nascere.
Esiste inoltre uno stretto legame tra turismo, lavoro ed agricoltura che, come dimostrato in altre località, può favorire dinamiche nelle economie turistiche locali, legate ai processi di produzione, in cui l’attività agricola è capace di differenziare l’offerta turistica. L’integrazione di elementi quali il territorio, la produzione alimentare locale e tradizionale e le reti tra attori, può caratterizzare spazi locali di cooperazione e rafforzare lo sviluppo sul territorio stesso.
Anche in Valsugana però è il momento di soffermarsi e pensare agli effetti causati dal troppo consumo di superficie a discapito dei terreni che potrebbero essere destinati all’agricoltura, consumo che ha portato ormai all’impermeabilizzazione di molte aree e che compromette molte delle funzioni produttive del terreno con la conseguente riduzione dei prodotti agricoli, ma anche l’alterazione del paesaggio stesso, del nostro ecosistema, nonché della sfera climatica. Trovare una soluzione concreta per arginare il troppo consumo di terreno a discapito del mondo dell’agricoltura deve essere un impegno non solo necessario ma anche etico.

 

ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Un territorio aperto e competitivo non può prescindere da un’offerta formativa di qualità, da forti investimenti nell’ambito della ricerca, da una stretta connessione tra istruzione, scuola e impresa e da politiche scolastiche innovative, in grado di offrire agli studenti importanti occasioni di crescita personale e collettiva ed è in questa direzione che sul nostro territorio erano stati destinati importanti investimenti economici per l’alta Formazione Professionale con lo scopo di offrire ai propri diplomati una nuova opportunità formativa. Proprio a Roncegno Terme erano ipoteticamente previsti dei percorsi formativi che si sarebbero posti l’obiettivo di formare figure manageriali nell’ambito dell’organizzazione e della gestione di strutture ricettive, figure capaci di inserirsi da subito nel tessuto ricettivo e turistico e rispondere alle esigenze del mercato quali innovazione, professionalità, opportunità e occupazione. Era già emersa in passato la necessità di rafforzare la presenza dell’Istituto Alberghiero in Valsugana e Tesino alla luce della continua crescita avuta negli ultimi anni attraverso l’individuazione di spazi più adeguati alle esigenze della Scuola. La Provincia acquistò quindi lo stabile “Villa Angiolina” a Roncegno per destinarlo all’istituto alberghiero e al biennio universitario dell’Alta Formazione. Crediamo però ora, a distanza di qualche tempo di immobilismo, che per la Valsugana, il Tesino e tutto il Trentino, vista l’importanza di

formare i nostri giovani, sia prioritario riprendere in mano il progetto e di recuperare definitivamente lo stabile.

In conclusione. La direzione politica ora è stata presa, senza incatenarci in schemi fissi, ideologici o di appartenenza e se poi in futuro cambiasse qualcosa, allora tutto verrà rimesso in discussione e cercheremo, come sempre fatto, di capire cosa sia meglio al fine di valorizzare, difendere ed utilizzare l’autonomia e gli interessi del Trentino.
Difendere l’autonomia deve essere un impegno concreto da affrontare con grande responsabilità e come detto dal nostro segretario di partito tempo fa – Simone Marchiori: “La parola d’ordine, deve essere coraggio: di scegliere, di sperimentare, di prendere una direzione”

Sul tema della nuova alleanza è intervenuto anche il coordinatore del Patt Bassa Valsugana e Tesino – Michel Floriani: “Mi sento di dire che il Patt, da sempre, non ha appartenenze ideologiche ma mette al centro l’autonomia. Il partito non appartiene né al centrodestra né al centrosinistra e si deve ispirare ai valori dell’autonomia decisionale, politica, culturale e dell’autogoverno! Concordo con il nostro segretario Marchiori quando dice che l’obiettivo deve essere quello di essere protagonisti aggiungo però che ora entriamo in un una coalizione diametralmente opposta ai nostri ultimi collocamenti, colazione che sarà retta da un patto autonomista e quindi, monito anche alla nostra dirigenza, che il patto non venga prossimamente messo in dubbio anche con l’ingresso eventuale di nuove forze in campo e che non si deleghi a Roma la decisione sulle sorti del nostro amato Trentino.”

Sicuramente la sezione Patt Bassa Valsugana e Tesino continuerà con impegno e competenza a vigilare sui progetti che riguardano il nostro territorio, non dimenticando mai che AUTONOMIA è ben più di uno slogan e che l’essere autonomi è un privilegio da non sottovalutare! VIVA IL PATT, VIVA LE STELLE ALPINE!

 

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Michel Floriani – Patt

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