Gentile direttore,
ieri (sabato 10/8) verso le 18.30 mi trovavo presso la Guardia medica via Orsi Trento ed ho assistito ad un episodio a dire poco vergognoso ed a lo stesso tempo pauroso e pericoloso sia per me che per le altre persone presenti (ed ovviamente per i medici). Un cittadino straniero in evidente stato di alterazione -approfittando il momento di uscita di un paziente- è entrato con prepotenza, con urli e toni minacciosi, pretendendo una ricetta nell’immediato e senza attesa.
La sua aggressività verbale verso i medici ha spaventato le persone presenti, me compresa. Per fortuna i due giovani dottori presenti erano ben messi e non si sono fatti intimorire: con professionalità e fermezza hanno cercato di calmare l’individuo arrivando a dirgli che avrebbero chiamato la Polizia. La risposta è stata: “Fate ciò che volete, io voglio fare casino e non ho paura di andare al carcere di Spini di Gardolo.
Io penso: se al posto di due medici uomini vi fosse stata una dottoressa come sarebbe andata a finire? La sicurezza per i medici ed il personale sanitario dove è? Scusate i miei toni e la mia frustrazione, ma io sono -oltre che una cittadina-contribuente- anche una Operatrice sanitaria.
Ps: il nome di uno dei medici è Valerio, è stato grande.
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Patricia Marin
Oss e delegata UIL sanità privata Trentino