Area ex Cattoi. Qualche breve considerazione a caldo, in attesa di più ponderate riflessioni e analisi, su quanto emerso in questi giorni sulle intenzioni della Giunta Santi, tramite l’archistar Nunes, sull’area ex Cattoi.
Francamente ritenevo che, in barba alle proclamate intenzioni sul più grande parco pubblico d’Europa, e considerando i prevedibili desiderata della proprietà, in quell’area, che la precedente Amministrazione voleva destinare interamente a parco pubblico, senza riuscirci per l’opposizione congiunta, interna ed esterna alla maggioranza, di cementificatori e di iperambientalisti, c’era da aspettarsi una spolverata di cemento; ma la soluzione prospettata dall’architetto Nunes va oltre ogni più fosca previsione, visto che si parla di mantenere l’attuale cadente edificio ex Cattoi, nonché un altro grande edificio lungo viale Rovereto. Una vera e propria colata di cemento: a guardare il rendering, c’è addirittura meno verde di quello previsto nel precedente progetto targato Cecchetto per la proprietà Hager-Signoretti.
Infine, una domanda mi sorge spontanea. Per giungere a questo risultato era proprio necessario rivolgersi al grande paesaggista portoghese? A mio parere, da sprovveduto incompetente, era sufficiente un geometra neolaureato, a costo quasi zero.
Paolo Barbagli
Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro