News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

PAOLA PEDICONI (FDI – ROVERETO) * TURISMO ACCESSIBILE: « DISABILE DISCRIMINATO IN HOTEL, INTRODURRE NELLE SCUOLE PEDAGOGIA INTERIORE ED EDUCAZIONE AI SENTIMENTI »

Scritto da
09.42 - domenica 12 marzo 2023

Sono una donna e sono una madre e sento la necessità di scrivere su quanto accaduto a Tommaso e alla sua mamma in vacanza a S.Martino di Castrozza.
Non intendo esprimere giudizi facili e scontati, ma invitare ad una riflessione profonda sull’importanza di essere competenti nella propria professione ma non privi di “Umanità” e “Rispetto” civile.

I protagonisti di questa vicenda sono: una mamma, un ragazzo, un ristoratore e gli altri, che sono infastiditi dalla realtà, così come la vita ce la presenta, senza sconti ed immagini edulcorate. Tutto è lì, presente in quel momento, in quella sala da pranzo. Il contesto che si paventa ai loro occhi, a certi non piace e desiderano che sparisca con un clic, con un colpo di mousse. Allora si chiama l’Albergatore, lui deve soddisfare i clienti- il cliente ha sempre ragione- ma questa volta, c’è un conflitto in corso, perché le esigenze del clienti sono differenti!! Ma chi sono gli altri? Gli infastiditi? Cosa li spaventa? Forse vedere l’amore di una madre nonostante tutto? Conoscere il sacrum facere?

O invece la situazione rinvia costoro ad uno specchio chiaro delle loro” paure”, delle loro solitudini, del loro vuoto affettivo, colmo di valori come perfezione e denaro.
Ma cosa accadrebbe loro se fossero disabili? Tutti possono divenire disabili, in qualunque momento: un incidente, una malattia ecc..No, non si può!! Non si vuole vedere la possibilità che la vita, nuda e cruda, ci mostra. L’albergatore, non sa che fare, il cliente ha sempre ragione, ma il conflitto è in corso. Deve scegliere. Ecco che il ristoratore dovrebbe operare, non ciò che conviene, ma ciò che è etico. Tu devi! A questo punto educare. Saper dire NO!!. E’ necessario allora, persino negli ambienti del turismo, accompagnare il turista, occorre educarlo e condurlo, come una guida, in un processo di crescita verso la vetta in cui possa apprendere il benessere e la felicità. Per realizzare tutto questo bisogna che le scuole siano coinvolte in primis in tale processo evolutivo. L’istituzione scolastica non può più essere unicamente il luogo dell’ istruzione, dove si apprendono conoscenze e contenuti ma deve essere uno spazio in cui si educa, in quanto si formano i futuri cittadini, civili ed umani.Dobbiamo introdurre nelle scuole la Pedagogia interiore!! L’Educazione ai sentimenti.

Un sapere che fino ad oggi si è ritenuto inutile ma invece è più che mai necessario: disagio, droghe, bullismo, lo urlano a gran voce!! Non è più sufficiente istruire, riempire le menti degli studenti di saperi disciplinari. Occorre abituare alla riflessione critica, a quelle competenze trasversali che consentono al cittadino di agire consapevolmente in un contesto sociale profondamente complesso. Si deve condurre ciascun studente alla consapevolezza di sè, all’ autocoscienza dei propri comportamenti attraverso le arti: teatro, danza, cinema, pittura, musica. La scuola delle arti sono mezzi indispensabili per la crescita equilibrata e consapevole dell’individuo, perché consente l’ espressione creativa che conduce alla costruzione della propria Autostima e quindi al superamento “delle proprie paure!!”. Come può esserlo l’incontro di un ragazzo disabile in un sala da pranzo del Ristorante!!

 

*
Paola Pediconi
Circolo fratelli di Italia di Rovereto.

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.