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LETTERE AL DIRETTORE

PACCHER (LEGA) * REPLICA A PINTER: « L’EX CONSIGLIERE NON HA AVUTO UNA VISIONE DI FUTURO, CHE METTESSE AL RIPARO QUESTA TERRA »

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09.54 - lunedì 25 luglio 2022

Roberto Pinter è tornato. Chissà quanti trentini si ricordavano di lui e, soprattutto quanti desideravano il parere di un assessore della sinistra provinciale di 20 anni fa. Un intervento incentrato sulla legislatura del nostro presidente Maurizio Fugatti in cui l’ex assessore pacifista mette assieme una serie di proprie considerazioni per addossare, ovviamente, all’attuale presidente della provincia le colpe per tutto quello che è accaduto di negativo in questi quattro anni.

Per Pinter persino il collassamento del ghiacciaio della Marmolada che è costato la vita a 11 persone sarebbe imputabile a Fugatti! Se non fossimo davanti a temi serissimi, drammatici, ci sarebbe da ridere per l’analisi del roveretano. Certo mi ha fatto però sorridere il commento di una signora che, incontrata per la strada ieri, nel commentare le affermazioni di Pinter, mi ha detto: “se non fosse che Fugatti è troppo giovane, scommetto che Pinter lo avrebbe accusato anche di essere il Mostro di Firenze”.

Ma è l’approccio, tutto improntato ad un determinismo a senso unico dell’ex vicepresidente della giunta Dellai, che va invece analizzato in modo molto serio. In sostanza Pinter dice: Vaia, e persino lo scioglimento dei ghiacciai, sono spie di cambiamenti climatici frutto di un forte stress ambientale, di una non sufficiente cura del territorio. A livello globale, beninteso. Peccato però che siano mali che vengono da lontano. Non certo originati in questi ultimi quattro anni, ma che andavano affrontati in modo serio anche e soprattutto nel recente passato, magari proprio da quelle giunte in cui 20 anni fa Pinter aveva la responsabilità dell’urbanistica, contribuendo così a mettere più in sicurezza anche il Trentino.

A stretto giro non ci vengono in mente contributi formidabili dell’ex presidente del Pd in questo senso: Pinter si è distinto prima e dopo la sua attività di Governo come grande oppositore (infaticabile produttore di emendamenti ostruzionistici, come gli attuali esponenti della sinistra che gli sono succeduti). Non però per una visione di futuro che mettesse davvero al riparo questa terra da situazioni che, a nostro avviso, sono soprattutto legate a fatalità ed in parte ad una programmazione troppo a lungo rinviata per i temi urbanistici ed ambientali.

Non è invece una fatalità che le discariche di rifiuti stiano scoppiando. E le conseguenze per non aver voluto prevedere negli anni passati un ciclo di smaltimento virtuoso degli stessi abbiamo effetti pesanti sull’ambiente, sulla terra, sull’acqua. Pinter allora poteva decidere, ma non lo ha fatto dopo un tira e molla a base di divieti e sofismi. Ora invece taglia giudizi, impietosi ed ingenerosi, all’insegna della memoria corta.

Magari d’improvviso ravvivata da un sondaggio che dice che il 65 per cento dei trentini promuove l’operato del presidente Maurizio Fugatti in questi quattro anni.

 

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Roberto Paccher – Lega Trentino

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