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LETTERE AL DIRETTORE

“ONDA” FIEMME * OSPEDALE CAVALESE (TN): CAOLA – CANAL – ROSSI , « LA GENESI DEL PROGETTO È DI DIFFICILE RICOSTRUZIONE, PER LA VOLONTÀ POLITICA DI LAVORARE NELLA SEGRETEZZA »

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13.35 - martedì 20 dicembre 2022

Ultimamente stiamo assistendo alla crescita esponenziale di articoli e dichiarazioni in merito al Nuovo Ospedale di Cavalese, anche da coloro che con uscite strategiche dall’aula del Consiglio Provinciale ha permesso che il progetto del nuovo ospedale abbia il sopravvento sul vecchio. La criticità ambientale, geologica e logistica del nuovo ospedale ormai è chiara a tutti, perfino al consigliere Cavada che pur di favorire la costruzione del nuovo ospedale si prodiga a trovare una diversa location. Onda denuncia ormai da tempo un metodo che getta molte ombre sulla politica trentina e sulla gestione della “cosa pubblica” da parte del governo a trazione leghista con a capo il governatore Fugatti.

Per cercare di fare chiarezza riassumiamo in breve l’iter politico della vicenda NOC: Nel bilancio del 2018, ultimo della giunta Rossi, al capitolo OSPEDALE DI CAVALESE, vi erano 32 milioni di euro destinati alla ricostruzione a stralci di un nuovo ospedale nello steso sedime dell’attuale. Nel gennaio 2019 il centrodestra azzera i fondi destinati all’ospedale di Cavalese per far fronte alla tempesta Vaia. Un provvedimento condivisibile ma che doveva avere carattere temporaneo, tanto che ci si aspettava che nell’assestamento di luglio 2019 sarebbero stati reinseriti.

Nel luglio 2019 Filippo Degasperi per primo ha denunciato l’oggettiva, concreta e indiscutibile sparizione dei fondi dal bilancio. Il Presidente Fugatti ha risposto con un farfugliato, poco preciso e non documentato “non è vero”. L’intero centrodestra nel 2019, 2020 e2021 ha approvato per ben 8 volte tra bilanci e assestamenti di bilancio dove il capitolo Ospedale di Cavalese riporta la cifra 0. Ci chiediamo come si può dichiararsi a favore della ricostruzione del vecchio ospedale approvando bilanci con 0 risorse a tal fine.

Per cercare di sbloccare la situazione a ottobre 2021 viene depositata una proposta di risoluzione con cui Filippo Degasperi assieme ad altri colleghi chiede che venga ripristinato il capitolo di bilancio relativo all’ospedale di Cavalese. La risoluzione viene bocciata grazie all’ uscita dall’aula dell’intero gruppo di FDI. Anche nell’ultimo bilancio della giunta Fugatti che verrà presentato nei prossimi giorni non c’è traccia dei fondi per l’Ospedale di Cavalese.

Per coerenza con le dichiarazioni fatte a mezzo stampa ci aspettiamo che il bilancio non venga approvato e che vengano votati gli emendamenti che presenterà Filippo Degasperi per il ripristino dei fondi in bilancio…..in caso contrario qualcuno perderà la faccia.A rendere tutto più torbido si inserisce la proposta da parte di privati della costruzione in Project financing del NOC a Masi di Cavalese arrivata ufficialmente sulla scrivania del Presidente nella primavera del 2021 ma che i fatti testimoniano che il progetto è nato ben prima di tale data.

La genesi del progetto è di difficile ricostruzione a causa della volontà politica di lavorare nell’ombra e nella segretezza. Anche di questo è stato scritto tanto, a partire dalla PAT che chiede allo scarico della Magnifica Comunità di Fiemme di restituire i terreni del vivaio oggetto di scambio pochi mesi prima e che quest’ultimo non ritenga di dover informare il consiglio di regola, allo scario che contatta i proprietari dei terreni per conto della Mak con preliminari già firmati dalla stessa, al presidente della PAT che incontra amministratori locali chiedendo assoluta riservatezza, agli amministratori locali accondiscendenti che non si sbilanciano mai, alla mail del Commissario della Comunità di Valle all’ ex sindaco di Cavalese contenente i dettagli del progetto ma taciuta alla popolazione, all’attesa infinita del parere del NAVIP, al maldestro tentativo dei Consiglieri provinciali di Valle di mostrarsi equidistanti ai due progetti, agli incontri con gli operatori sanitari per illustrare solamente il nuovo progetto anche se non ancora approvato, alle pagine di giornale comprate per incensare il progetto nuovo progetto.

Indubbiamente questa è una brutta pagina che la maggioranza trentina sta scrivendo e Onda non intende in nessun modo né avallare né accettare questo modo poco trasparente di fare politica.

 

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Maria Rosa Caola, Cristina Canal e Eros Rossi – per Onda Fiemme

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