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MOVIMENTO PER LA VITA – TRENTINO * RU486: « È PRONTO IL SINDACO A FARE MEA CULPA PER AVER COPERTO MANIFESTI REGOLARMENTE AFFISSI E PER IL DEVASTANTE MESSAGGIO LANCIATO ALLE DONNE? »

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12.23 - giovedì 17 dicembre 2020

Gentile direttore, su l’Adige del 16 dicembre scorso, il neonatologo Dino Pedrotti interviene nel dibattito sui famosi cartelloni contro la pillola abortiva RU486.

Non è una buona notizia per Franco Ianeselli.

Pedrotti, infatti, è piuttosto chiaro: «Rischi anche gravi ci sono … Questa “pillola” induce aborto in gravide entro due mesi (63 giorni) dall’inizio dell’ultimo ciclo e ProVita contesta il fatto che è ora disponibile anche per adolescenti, senza bisogno di preventivi controlli sanitari.

È vero che le adolescenti in gravidanza sono decisamente “ad alto rischio”, dato che corpo e mente sono impreparati all’evento. Tra 14 e 19 anni raddoppia il rischio di morte (della donna) e raddoppia anche il rischio di morte feto-neonatale. Sono anche da considerare i rischi futuri per tutta una vita, sul piano psicologico, familiare, lavorativo …».

Il dottor Pedrotti, medico, non sindacalista, ci spiega dunque i rischi che la RU486 comporta anche per la salute psicofisica delle donne.

È pronto il sindaco a fare mea culpa per aver coperto manifesti regolarmente affissi e per il devastante messaggio lanciato alle donne?

Approfittiamo della circostanza anche per chiederci come mai in un tema simile le due assessore, Maule e Franzoia, non abbiano nulla da dire come donne, mamme e cattoliche. Questo silenzio addolora quanto le scomposte e inappropriate invettive del sindaco.

 

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Movimento Trentino per la Vita

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