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LETTERE AL DIRETTORE

MERLER * OPERE STRATEGICHE PAT: « LASCIA PERPLESSI LA NOMINA DI CINQUE SUPERVISORI, VENGONO IN MENTE IL PONTE DI GENOVA E L’EXPO DI MILANO »

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11.53 - venerdì 7 agosto 2020

È di questi giorni la notizia dell’avvio di undici opere pubbliche strategiche per il Trentino per un totale di ben 375 milioni di euro. Certamente una buona notizia per il settore delle costruzioni che è sempre stato un volano importante e uno dei settori trainanti dell’economia trentina. Quello che però mi lascia perplesso è la nomina di cinque supervisori.

Oserei dire un doppione rispetto al responsabile del procedimento e dei lavori già previsto per Legge. Nell’ultima Legge provinciale di assestamento al bilancio è prevista peraltro anche la possibilità di nominare un commissario ad acta per gestire i lavori pubblici e garantire i tempi certi di realizzazione dell’opera.

Qui mi vengono subito in mente il Ponte di Genova e l’Expo di Milano. Situazioni che hanno rappresentato un unicum, ma non la regola. Se vogliamo dirla con altre parole i Commissari sono la conseguenza necessaria del fallimento della normativa sui lavori pubblici così come lo sono i commissariamenti straordinari degli Enti pubblici.

Situazioni di emergenza straordinarie che devono essere subito gestite. Il punto chiave e la sfida futura è però una revisione delle regole degli appalti, valorizzando meno l’offerta al massimo ribasso e privilegiando l’offerta economicamente più vantaggiosa.

Per fare questo occorre però anche un processo di formazione dei componenti delle commissioni pubbliche chiamate a giudicare le offerte economicamente più vantaggiose perché tale sistema richiede grande specializzazione e competenze che non sono sempre presenti nella P. A.

Un altro aspetto che ritengo fondamentale è il coinvolgimento del settore privato con il project financing. Una modalità di fare opere pubbliche diverso, che impegna l’amministrazione per anni e che per questo necessita di opportune e qualificate verifiche del contraente, ma che al contempo permetterebbe di liberare altre risorse pubbliche per fare ulteriori investimenti in opere strategiche.

Infine la questione che ha posto Ance del Trentino sulla necessità di fare rete tra imprese del territorio, aggregandosi in Raggruppamenti temporanei di imprese per concorrere agli appalti. Io credo che gli imprenditori dovrebbero cogliere questa opportunità e questa sollecitazione ed aprirsi anche ad una sfida ultraregionale senza timore reverenziale e superando così con i fatti l’accusa di avere una concezione assistenzialistica e paternalisticadella Provincia.

Credo che il Trentino abbia grandi capacità e giovani pronti a sfidare il mercato nazionale senza dover stare sulla difensiva nei nostri confini che ormai non ci possono più difendere da nessuno e men che meno dalle azioni lecite di imprenditori che provengono da altre Regioni e che non hanno nessuna remora a spostare parte della loro organizzazione per gestire un appalto.

 

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Dott. Andrea Merler

Esperto in materia di sicurezza sul lavoro

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