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LETTERE AL DIRETTORE

MAULE (CONSIGLIERA PAT CAMPOBASE) E PEDROTTI (ASSESSORE WELFARE COMUNE TRENTO) * CAPITALE EUROPEA VOLONTARIATO: «PASSAGGIO CONSEGNE, ORA È IL MOMENTO DI PENSARE AL FUTURO»

Scritto da
09.02 - sabato 30 novembre 2024

Gentile direttore Franceschi,

 

allego quanto oggi pubblicato sul quotidiano “l’Adige“, anche per consentire la visione ai lettori di Opinione.

 

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Alberto Pedrotti assessore Welfare comune di Trento

Chiara Maule consigliera provinciale Campobase

 

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Tra i risultati più belli e più emozionanti che ho vissuto facendo l’assessora nel comune di Trento c’è stato sicuramente il percorso per la candidatura verso la proclamazione della capitale europea del volontariato.

Il merito, come sempre, è di molte persone che insieme a me ci hanno creduto e si sono impegnate con dedizione e passione per raggiungere questo risultato. Con le elezioni provinciali c’è stato l’avvicendamento della giunta comunale e Alberto Pedrotti ha proseguito il lavoro iniziato, portandolo alla conclusione con la cerimonia di ieri in Duomo. Ci piace quindi l’idea di portare un contributo comune rispetto alle riflessioni e agli impegni da assumere in futuro.

Questo riconoscimento ha celebrato la nostra comunità che nel volontariato ha trovato da sempre un pilastro di coesione sociale, innovazione e solidarietà. L’anno trascorso è stato ricco di eventi, progetti e momenti di condivisione, concretizzando il percorso alla candidatura iniziato nel 2021 e durato più di due anni. Si è dimostrato come il volontariato possa essere una risposta concreta alle grandi sfide del nostro tempo: la crisi climatica, l’inclusione sociale, l’invecchiamento della popolazione e la necessità di coinvolgere i giovani.

La partecipazione delle nuove generazioni, insieme all’innovazione portata dal volontariato d’impresa, ha arricchito un tessuto sociale che resta profondamente radicato nelle nostre tradizioni e che, in una società dove la solitudine rischia di insinuarsi sempre più nelle nostre comunità, può davvero fungere da antidoto all’isolamento e costituire vera e propria misura di welfare di prossimità.

Ma ora è il momento di guardare oltre. Quest’anno ci ha insegnato, confrontandoci con altre realtà europee ed ascoltando i nostri volontari, che uno dei passi più importanti per il futuro sarà l’istituzione di uno sportello per il volontariato, uno strumento necessario per garantire un supporto concreto, che vada oltre la consulenza, alle associazioni e ai volontari. Questo progetto non è ancora realtà, ma è urgente mettere in atto le misure necessarie per avviarlo al più presto.

Lo sportello potrà essere un punto di riferimento centrale per il nostro territorio. Sarebbe prezioso aiuto alle associazioni nell’affrontare le complessità burocratiche del Codice del Terzo Settore, come l’iscrizione al Registro Unico Nazionale (RUNTS) o la gestione amministrativa e fiscale. Sarebbe, inoltre, un luogo dove i cittadini potrebbero ricevere orientamento, scoprendo le opportunità di volontariato più adatte ai propri interessi e competenze. Dovrà essere, quindi, un alleato dei volontari nel navigare la complessità, fungendo da “camera di compensazione” fra volontariato e pubblica amministrazione, aiutandoli ad essere fattore propulsivo l’una dell’altro in ottica di crescita comune.

Inoltre, lo sportello potrebbe favorire la collaborazione tra associazioni, istituzioni e aziende, promuovendo nuove forme di solidarietà come il volontariato d’impresa.Per far sì che questa visione si concretizzi, è necessario uno sforzo collettivo: coinvolgere gli enti locali, le associazioni e tutti gli attori del territorio per sviluppare un progetto condiviso. Lo sportello rappresenterebbe non solo una risposta alle necessità odierne, ma anche un investimento strategico per il futuro, capace di rendere il volontariato accessibile, sostenibile e innovativo.

Il volontariato è il cuore pulsante del Trentino, un motore di crescita collettiva che vogliamo preservare e valorizzare. Questo anno ha dimostrato che insieme possiamo affrontare le sfide più complesse e costruire una comunità ancora più inclusiva e solidale.Un grazie sincero a tutti i volontari, le associazioni e i cittadini che hanno reso possibile questo straordinario percorso. Ora è il momento di pensare al futuro, con lo stesso spirito, per fare del volontariato il simbolo della nostra identità e della nostra visione per gli anni a venire.

 

 

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