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LETTERE AL DIRETTORE

MARINA MATTAREI * REPLICA AL CONSIGLIERE DALLAPICCOLA: « NEL PATT NON HO TROVATO COERENZA IDENTITARIA, NEL 2018 NON APPOGGIAI LA COALIZIONE DI CENTRO-DESTRA »

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08.17 - giovedì 21 luglio 2022

Quando il dibattito politico non è più confronto sulle idee e sulla visione, ma scade nel tentativo di delegittimazione dell’avversario, credo si imponga il dovere di un richiamo.

Richiamo prima di tutto al rispetto personale di quanti, nella piena legittimità democratica, scelgono liberamente non solo di aderire ad un progetto politico, ma anche di contribuire alla sua evoluzione. E richiamo al rispetto per quel movimento, o meglio, per quel partito che sta coagulando attorno a sè un crescente interesse, per i temi che sta sviluppando e, aspetto non secondario, anche per le modalità con cui Io fa.

Sto parlando de La Civica. ùincipit prende spunto dal taglio di alcuni interventi del consigliere provinciale Dallapiccola, riflessioni con le quali ha inteso evidentemente ”onorare” e le persone e il partito La Civica. AI di là dunque di quella che io ritengo una caduta di stile politico, (grave da parte di un rappresentante istituzionale la cui lunga militanza di palazzo dovrebbe essere al contrario una garanzia da questo punto di vista) rilevo almeno un paio di errori di sostanza.

1) Una palese forzatura strumentale voler identificare Mattia Gottardi con i suoi ”omologhi predecessori ”, in una sorta di campagna acquisti continuativa tra gli Amministratori determinata, a suo dire, dai ”cordoni della borsa” che I’Assessore agli Enti locali detiene. Oltre ad aver palesato un costume ”vizioso” di un sistema di potere di cui egli stesso è stato uno dei massimi esponenti, questo tentativo di dimostrare la ”continuità di metodo” si rivela come una insinuazione del tutto gratuita e offensiva, non solo per IAssessore Gottardi, che ha ampiamente testimoniato azioni di ”discontinuità ”, ma per la dignità delle decine e decine di sindaci e amministratori comunali che stanno trovando ne La Civica il proprio laboratorio politico. E che non sono in vendita! E Io dico da cittadina. Non sono condizionata da nessun ordine di scuderia.

2) Da neo- aderente al progetto politico de La Civica, non appartenente alla ”categoria ”degli Amministratori locali, ma con qualche esperienza nella società economica e culturale trentina, informo il Consigliere provinciale Dallapiccola che, almeno per quanto mi riguarda, da elettrice autonomista integralista non ho appoggiato nel 2018 la coalizione di centro-destra (come egli erroneamente ha supposto concludendo che la mia acquisizione da parte de La Civica, insieme a tutte le altre comunicate in queste ultime settimane, rappresentasse un saldo zero per la coalizione), ma non ho neppure trovato, già nelle scelte di governo di coalizione del suo partito quella coerenza identitaria che viceversa, si sta sempre più delineando all’interno di La Civica.

Non è più sufficiente dichiararsi autonomisti rimanendo nella comfort zone del partito di raccolta che può vantare la storia più lunga e onorevole, oggi più che mai siamo tutti chiamati al dovere della coerenza e della testimonianza. Un esponente di vertice del suo partito, all’indomani della mia “discesa in campo” per La Civica, mi ha dato il suo benvenuto nella famiglia politica trentina, certo del fatto che, al di là dei partiti, proverò a difendere la nostra Autonomia.

Questo, per me, continua a distinguere un Politico che ha chiaro quale sia il proprio ruolo istituzionale al servizio del bene comune, e che va ben oltre I’appartenenza partitica!

*
Marina Mattarei
La Civica

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