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LETTERE AL DIRETTORE

MAFFIOLETTI (FI – TN/AA) * UCRAINA: « L’UOMO NON PUÒ PERDERE LA SPERANZA NELLA VITTORIA DEL BENE, PASQUA SIA L’ESORDIO PER L’UMANITÀ »

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16.19 - venerdì 15 aprile 2022

I drammatici eventi bellici di questi giorni ci spingono ad alcune profonde riflessioni, che prendano spunto dalla Pasqua ormai prossima e portino a comprendere come quanto stia avvenendo in Ucraina rappresenti una totale perdita dell’umano buon senso e della ragionevolezza. Il Presidente russo Putin ha deciso l’invasione di un Paese sovrano (perché di ciò realmente si parla) in disprezzo di qualsiasi regola internazionale. Un’aggressione che ha portato il Presidente Berlusconi, nel suo discorso in chiusura della due giorni all’Hotel “Parco dei Principi” a Roma, a sottolineare la sua concreta e viva delusione di fronte al comportamento di un uomo e di un politico, che ben diversamente si era presentato in occasione del vertice di Pratica di Mare, una ventina di anni orsono.

Il rischio di deriva nucleare è per la prima volta apparso alle nostre menti, abituate dopo il 1945 a dare per scontata una pace mai così fragile. Ciò, si badi, in ragione anche del fatto che altri grandi attori della scena politica, a partire dagli USA, passando per Gran Bretagna e Germania, hanno sovente risposto con toni giustamente indignati ma probabilmente poco inclini alla diplomazia alle provocazioni di Mosca. La Cina, poi, ha tenuto un comportamento volutamente ambiguo, e comunque è solidamente al  fianco dell’alleato d’Oriente. Crediamo che si stia scherzando con il fuoco, e che sia quantomai necessario recuperare il senso della buona politica, quella incarnata dai leader di governo che parlino da Statisti che abbiano a cuore le sorti delle Nazioni.

Miliardi di persone attendono a fiato sospeso le sorti di un conflitto, che come tutti i conflitti “mai è piacevole, e mai è veloce” come ebbe a rimarcare il grande Winston Churchill. Dobbiamo anche dire con onestà che l’Unione Europea sta segnando il passo, a fronte della possibilità sempre teorizzata ma mai realizzata, di avere una propria forza militare di dissuasione ai suoi confini orientali. Possiamo tentare dinanzi a tali scenari di trovare nel passaggio Pasquale il senso del passaggio che l’uomo deve compiere dentro di sé, per ritrovare quella pace con se stesso e quella disposizione d’animo aperta all’amore e  alla comprensione dei diritti del prossimo, che Gesù ci insegna?

In primis i governanti che decidono le sorti dei propri Paesi  devono avere grande esperienza di leadership e un equilibrio mentale che li renda scevri dal delirio di onnipotenza  e della seduzione del male, sintomatologie  queste che  pregiudicano il pensiero  di alcuni capi  in veri e propri tiranni! Le parole di papa Francesco richiamano tutti alla considerazione che “guerra è rinuncia e negazione di Dio”. Dio non c’è più, quando si sceglie la guerra. E l’uomo ha dimostrato tantissime volte quali mostruosità compie quando a guidarlo non è la mano divina. Il volto e il pianto dei bambini, gli occhi spenti dei vecchi, ci costringono a guardare negli occhi la tremenda atrocità di un conflitto insensato e folle, che sembra solo soddisfare narcisistici desideri e fameliche smanie di potere di alcuni capi nazione.

“L’uomo non può mai perdere la speranza nella vittoria del bene. Questo giorno diventi per noi l’esordio di una nuova speranza” (Giovanni Paolo II). Buona Pasqua a tutta l’umanità!

 

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Gabriella Maffioletti

Vice coordinatrice regionale di Forza Italia T.A.A.§

 

 

Foto: Luca Nave (Trento)

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