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LETTERE AL DIRETTORE

MAFFIOLETTI (FI) * “ ELLAONE ”: « USO RAGAZZI “ PILLOLA DEI 5 GIORNI DOPO “, CONSAPEVOLIZZARLI CON LEZIONI NELLE SCUOLE »

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17.04 - lunedì 12 ottobre 2020

Intervento sulla pillola dei 5 giorni dopo anche ai minorenni. L’ufficializzazione della vendita liberalizzata della pillola “EllaOne”, contraccettivo di emergenza fino a 5 giorni, permette di fare alcune considerazioni di tipo etico, sanitario , sociale e politico.

Dal punto di vista farmacologico sappiamo che il principio attivo è lo stesso della Ru486, la pillola abortiva. E’ tuttora oggetto di studio scientifico la potenziale abortività di “EllaOne”, e c’è da sottolineare il cambiamento sorprendente di posizione dell’Agenzia del Farmaco nazionale Aifa che nel 2009, così come l’EMA Agenzia Europea del Farmaco, sosteneva l’azione abortiva dell’Ulipristal acetato, contenuto nella suddetta pillola.

Scelte come quella di rendere libera la vendita di un simile contraccettivo chiamano in causa pesanti responsabilità a più livelli e su più versanti, e vanno compiute soppesando a dovere pro e contro, motivi a favore e a sfavore. Innanzitutto, si dice che al momento della vendita un foglietto illustrativo spiegherà il funzionamento, ma il primo interrogativo che sorge è :”la adoloscente che dovesse farne ricorso sarà in grado di fare un uso appropriato ed adeguato di tale farmaco e soprattutto sarà informata anche di tutti i meccanismi con i quali agisce il farmaco e cioè non solo del blocco dell’ovulazione per impedire la fecondazione ma anche del possibile meccanismo microabortivo in caso di assunzione del farmaco a fecondazione già avvenuta”? Non ancora chiari , poi, sono gli effetti secondari di “EllaOne”.

Ma ciò che più conta è che una questione come questa va considerata dal punto di vista etico, culturale e informativo. I ragazzi vanno consapevolizzati in materia con lezioni apposite da organizzare e tenere nelle scuole, come per altro avveniva fino a circa un decennio fa ma che sono venute meno per i pesanti tagli operati a livello governativo a cultura e sanità.

A mio modo di vedere, la delicatezza della questione e le sue implicazioni di vario genere richiedono di essere trattate da professionisti seri specializzati sulla materia che illustrino nelle scuole , ai ragazzi la materia pianificandone i percorsi in maniera organica e graduale, dato che come sappiamo spesso la famiglia in tal senso presenta carenze o criticità notevoli e soprattutto spesso, purtroppo, è latitante. Le ragazze, che devono poi affrontare la maternità o la scelta dell’aborto in prima persona, devono trovare nelle istituzioni dei riferimenti sicuri e affidabili, che permettano loro di operare delle scelte serene, informate e soprattutto profonde, in cui il sentimento abbia un ruolo preminente, senza lasciare che a “risolvere” la questione possa essere una pillola ingerita in maniera meccanica.

Se così non sarà, continueremo a vivere in una società che ha abdicato ad ogni principio morale ed educativo, una società che non sa rapportarsi ai problemi del presente, di più una società che non ha futuro. Perché solo l’educazione e la conoscenza garantiscono ai giovani di oggi, una vita degna domani. Credo che questo genere di farmaci abbiano poco da farci entusiasmare perché comunque banalizzano situazioni che in realtà sono di profondo senso etico e responsoriale.

 

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Gabriella Maffioletti
Vice coordinatrice di Forza Italia Trentino Alto Adige

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