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LETTERE AL DIRETTORE

LORENZO RIZZOLI * AMMINISTRATIVE 2023: « “CAMPOBASE” POTREBBE ESSERE UNA BELLA SORPRESA PER IL TERRITORIO PROVINCIALE, PER ORA È UN’ASSOCIAZIONE DI PENSIERO POLITICO »

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09.54 - giovedì 19 maggio 2022

Ricordo diversi anni fa, quando terminò il Governo Prodi…le immagini che i telegiornali mandavano in onda erano alquanto imbarazzanti; parlamentari che sventolavano fette di mortadella, evidenziando la fine del Governo Prodi…sì, mi sono vergognato di essere rappresentato da certa gente! Da quegli episodi la politica è cambiata, molto. Lì è stata introdotta la “politica dell’odio”, del mancato rispetto dell’avversario politico. La politica degli slogan, la politica dell’attacco all’avversario, la politica del “chi ne dice di più vince”. La politica della “promessa facile” in campagna elettorale (e ritorna in mente il file “Qualunquemente” di Albanese), la politica del nascondere i problemi creando eventi o simili, per sviare il pensiero dei cittadini.

Diversi anni fa quando si parlava di politica la gente aveva interesse. Politica = arte del governo. Il cittadino si sentiva in dovere di partecipare in quanto contribuiva al mantenimento e miglioramento del bene comune. Oggi quando si parla di politica la gente si sposta, sta a casa, è schifata dalla politica, in quanto chi fa politica, oggi, guarda all’interesse personale e non della collettività.

MA DOVE SIAMO FINITI? Di chi è la colpa?
Certamente la responsabilità è, in primis, di chi ci rappresenta, di chi votiamo quando ci rechiamo alle urne. La colpa è, poi, dei partiti, in quanto non fanno più i partiti, non creando più occasioni/incontri per potersi ritrovare e parlare apertamente di sana politica. Ma la colpa maggiore ce l’abbiamo noi, cittadini, in quanto contribuiamo alla cattiva politica, cercando di dare appoggio a chi ci offre di più.

Ieri si è presentato alla comunità il nuovo progetto denominato CAMPOBASE, evidenziando sul proprio volantino “la nuova politica”.
Ma cosa dovrebbe fare CAMPOBASE per definirsi “nuova politica”?

Di certo andare controcorrente, o meglio, cercare di scardinare concetti di politica vecchi, per non dire obsoleti.

CAMPOBASE dovrebbe essere un progetto inclusivo, che va oltre i concetti vecchi di CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA, ma si pone come progetto alternativo allo scenario politico attuale. Un progetto che non guarda alla “classica triade” PD-UPT-PATT, ma che cerca di allargarsi a tutti coloro che ne condividono il manifesto! Ogni forza politica ha un manifesto, nel quale, logicamente, vi sono dei paletti (una forza politica che crede nell’Europa unita non può allearsi con chi dice il contrario, logico), ma obiettivo principale deve essere quello di condividere il manifesto e costruire insieme alla comunità un programma politico serio, credibile, ma soprattutto concretamente realizzabile.

CAMPOBASE dovrebbe quindi costruire un programma con la gente e non per la gente; costruire un programma per la gente significa predisporlo e poi presentare un lavoro fatto alla cittadinanza. Costruire il programma con la gente significa collaborare, responsabilizzare la cittadinanza nell’evidenziazione delle problematiche e nella ricerca delle soluzioni per risolverle.

CAMPOBASE dovrebbe poi puntare sulla competenza; oggi, più che mai, abbiamo bisogno di competenze serie in politica. A volte penso che avremmo bisogno di un “governo tecnico” anche qui in Provincia Autonoma di Trento. Il lavoro, in questo caso, spetta alle forze politiche. Basta candidare persone poco capaci ma molto conosciute; cerchiamo di lavorare con persone capaci (se conosciute, meglio), in grado di alzare l’asticella della qualità! Sulla stampa leggiamo le problematicità nell’ambito sanitario, nell’ambito zootecnico, nell’ambito dei rifiuti, ecc.

CAMPOBASE dovrebbe poi puntare sui giovani, cercando di infondere in loro la “fame” di fare politica. A Napoli, mi pare, si chiami “cazzimma”, io la chiamo “fame”, quella cosa che se non hai, non vai molto lontano nella vita.

CAMPOBASE dovrebbe iniziare ora a lavorare in maniera assidua su tutto il territorio provinciale, cercando adesioni e cercando persone disposte a spendersi per il progetto.

CAMPOBASE, se lavora bene, potrebbe essere una bella sorpresa per il territorio provinciale. Per ora è un’associazione di pensiero politico. Domani….chissà!

 

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Lorenzo Rizzoli

Trento

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