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LETTERE AL DIRETTORE

LORENZA ERLICHER * ASSESSORE COMUNE TRENTO EZIO FACCHIN: « DI CHI E COSA È DAVVERO GARANTE ? È ANCORA POSSIBILE CHE RIMANGA AL SUO POSTO? »

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21.45 - domenica 11 settembre 2022

Quando si dice che la pezza è peggiore del buco… non si può non pensare all’ultima uscita pubblica dell’assessore del Comune di Trento, Ezio Facchin, a proposito degli ultimi documenti scovati sul progetto di Circonvallazione ferroviaria.

Un documento, la determinazione del Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici, che attesta nero su bianco le fragilità della montagna sotto la quale si dovrebbe scavare con la procedura inedita di quattro talpe contemporaneamente al lavoro 24 ore su 24, per tentare l’impossibile impresa (ma per RFI sfidante….) di stare nei tempi dettati dal PNRR.

A fronte di questo documento, l’assessore Facchin, garante delle aspettative della comunità, rimanda la stessa a chiedere spiegazioni a RFI! Non si sa se essere sconcertati o indignati, o lasciarsi semplicemente cadere le braccia.

Ma all’assessore vale forse la pena di ricordare qualcosa. Anzitutto che sta svolgendo una funzione pubblica a nome di tutti i cittadini, non solo di quelli che hanno delle aspettative sul progetto (le mie, a riguardo, sono che si inabissi definitivamente nelle sue tante contraddizioni e che sia evitato questo scempio alla città) e suo dovere, in quando assessore niente meno che alla mobilità, transizione ecologica, partecipazione e beni comuni, è anzitutto quello di assicurarsi che il territorio , bene comune per eccellenza, non subisca danni e che i cittadini possano dire la loro sulla gestione dello stesso.

La seconda, che lui stesso si è fatto vanto di aver riportato in vita il progetto di interramento della ferrovia, legandolo appunto alla realizzazione della (mezza) circonvallazione, promuovendo l’accordo fra Comune, Pat e RFI del 2018. Di chi è stato garante in quell’occasione l’ingegner Facchin, allora Commissario straordinario per i lavori al Tunnel del Brennero? Delle aspettative della “comunità” , che il piano Bousquet se l’era tranquillamente messo via (a parte forse le cordate della speculazione immobiliare) o di RFI che contava di rimettere in moto almeno qualche lotto del languente progetto di raddoppio della Brennero-Verona?

A questo punto non si può non tornare al “peccato originale” di questo assessorato, cioè all’offerta diretta, e non concertata nemmeno con le liste che lo avevano appena portato al ruolo di Sindaco, della poltrona di assessore da parte del sindaco Ianeselli, che poi si lancia egli stesso a testa bassa nella promozione del “Metaprogetto”, l’imprescindibile visione di città che dovrebbe seguire alla realizzazione della (mezza) Circonvallazione, e che non ha al momento un centesimo di finanziamento. Ianeselli stesso ha giustificato la nomina unilaterale di Facchin con la motivazione di garantire che il progetto venga eseguito nel miglior modo possibile. Diamo atto al buon proposito, ma forse anche per il Sindaco è ora di tirare qualche somma.

Un garante a cui sfugge un importante parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sulla fragilità del territorio. Di chi e cosa è davvero garante l’assessore Facchin? Ed è ancora possibile che rimanga al suo posto?

 

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Lorenza Erlicher

Trento

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