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LETTERE AL DIRETTORE

LETTERA FIRMATA (DA ROVERETO – TRENTO) – GREEN PASS: « SEGNALO I DISSERVIZI CHE IO E MIO MARITO ABBIAMO SUBÌTO, DA APSS TRENTINO »

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11.56 - giovedì 25 novembre 2021

Dal covid si esce, ma poi si rischia di morire ….al telefono

Dal covid si esce, ma poi si rischia di morire ….al telefono

Buongiorno direttore,

le segnalo con la presente numerosi disservizi riferiti al GREEN PASS e ai contatti con la Apss di Trento che merita zero in tempi di risposta

Mio marito non ha ancora ricevuto il GREEN PASS di guarigione riferito ad un tampone eseguito il 18.11.2021 (quindi 8 giorni fa) presso il Drive Through Mattarello di Trento. Il tampone che aveva esito negativo, in paziente covid19 che era stato ospedalizzato ad Arco, fornisce di solito un primo green pass valido 72 ore (che è arrivato ed è poi scaduto) e nel giro di 48 ore arriva anche il green pass specifico di guarigione da Covid. Posso dirlo perchè anch’io positiva e poi negativizzata ho ricevuto con queste tempistiche i due green-pass.

Ho tentato con il nr. di codice del tampone di effettuare ricerca su www.dgc.gov.it/ ma non ha dato esito. Probabilmente perchè il codice si riferisce al primo provvisorio green pass di 72 ore, nel frattempo scaduto.

Malgrado numerose telefonate non riusciamo a entrare in contatto con nessun operatore del dipartimento igiene o dello staff Covid al quale ci siamo rivolti su suggerimento della unità USCA che ha seguito mio marito in fase di dimissione, programmandoci gentilmente anche il tampone di guarigione.

Allora ci siamo attaccati al numero verde, che ovviamente è difficilissimo da trovare libero, e su suggerimento di un operatore abbiamo fatto segnalazione tramite il sito Apss, ma anche questo senza ancora riscontro a 5 gg (oggi) dalla segnalazione.

Abbiamo tentato di ricontattare il dipartimento igiene pubblica di Rovereto: in quest’ultima sede oggi almeno 10 chiamate, ma non ha mai risposto nessuno.

Allora mi è stato indicato un numero dell’Ufficio Igiene di Trento ma risponde SEGRETERIA AUTOMATICA e allora tanto vale tetare: abbiamo lasciato un messaggio registrato.

Volendo segnalare questo vuoto a chi di dovere ho cercato nel sito APSS TRENTINO il recapito mail della dirigente dr.ssa Zuccali, senza trovarlo, anche se dovrebbe esserci come vorrebbe la normativa per la trasparenza (crediamo che una segreteria debba comunque essere indicata).

Aggiungo una nota umoristica che la dice lunga sui protocolli amministrativi: il provvedimento di isolamento emesso a mio marito in fase di post dimissione ospedaliera (in quanto veniva avviato al domicilio dove avrebbe proseguito il post-covid), è arrivato a firma del sindaco Valduga, il giorno stesso in cui APSS comunicava la fine l’isolamento (!) cioè il 20.11.

In pratica il Comune intimava un divieto superato nei fatti dal tampone di guarigione del 18.11.

Se le istituzioni non si parlano tra loro a che pro farle lavorare sugli stessi provvedimenti: solo per creare confusione e inutili scartoffie? Sembra di sì

Incresciosa però è la consegna da parte degli incaricati del Comune, avvenuto in barba a qualsiasi elementare regola sulla privacy. L’agente della Polizia Locale dopo essersi accertato dell’identità del destinatario al citofono, ha infilato nella cassetta delle lettere del condominio la busta che era aperta, lasciando sporgere un buon angolo della stessa: il provvedimento era dunque accessibile a chiunque!!! Su questo aspetto mi riservo di presentare lamentela scritta al Comandante della Polizia locale di Rovereto Ruaro giacchè nel provvedimento è anche indicato nome e cognome dell’agente che ha effettuato la notifica.

Comprendiamo la mole di lavoro ma ci pare francamente una mole di disservizi inaccettabili per una Azienda e un sistema di istituzioni che si definisce con autorefenzialità l’eccellenza italiana.

In tutto questo quadro di vuoti e numeri che non rispondono, desideriamo ringraziare il personale medico ed infermieristico del reparto Pneumologia dell’Ospedale di Arco: un’isola di grande competenza e sensibilità che con cortesia si è presa cura anche della comunicazione verso i familiari e soprattutto un team di medici e infermieri che ha portato mio marito in sette giorni alla guarigione. A dimostrazione che dal Covid si guarisce e si esce.

Altrettato solerti e gentili le componenti dell’unità Usca di Rovereto che ha monitorato mio marito nei 3 giorni successivi alla dimissione dall’ospedale.

Ho segnalato il tutto via mail anche al direttore generale della Apss, alla assessra Segnana, oltre che alla segreteria del dipartimento competente.

 

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Lettera firmata (da Rovereto)

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