News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

LETTERA DI MASSIMO GIRARDI (PRESIDENTE TRANSDOLOMITES) AL REPORTER TRENTINO UCCISO A STRASBURGO, ANTONIO MIGALIZZI

Scritto da
16.44 - domenica 16 dicembre 2018

Caro Antonio, non ci siamo mai conosciuti. C’è voluta la tragedia di Strasburgo per farE conoscere a me ed a tutti noi la Tua passione di Europa, di libertà.

Voglio porgere il mio saluto a Te ed alla Tua famiglia, che la pensate come me, ed allo stesso tempo lo voglio porgere a tutti quei giovani nei cui visi ed occhi leggo l’entusiasmo per la vita e del pensare positivo.

Con l’occasione a tutti rivolgo un invito a riflettere sul momento che stiamo vivendo, soprattutto in Italia, e che profeticamente è scritto nel Manifesto di Ventotene “ Per un’Europa libera e unita”. Progetto d’un manifesto, è un documento per la promozione dell’unità europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 durante il periodo di confino presso l’isola di Ventotene, nel mar Tirreno, per poi essere pubblicato da Eugenio Colorni, che ne scrisse personalmente la prefazione.

Eccone un passaggio; “Ma essi (i gruppi reazionari, ndr) hanno uomini e quadri abili ed adusati al comando, che si batteranno accanitamente per conservare la loro supremazia. Nel grave momento sapranno presentarsi ben camuffati. Si proclameranno amanti della pace, della libertà, del benessere generale delle classi più povere. Già nel passato abbiamo visto come si siano insinuati dentro i movimenti popolari, e li abbiano paralizzati, deviati convertiti nel preciso contrario. Senza dubbio saranno la forza più pericolosa con cui si dovrà fare i conti.

Il punto sul quale essi cercheranno di far leva sarà la restaurazione dello stato nazionale. Potranno così far presa sul sentimento popolare più diffuso, più offeso dai recenti movimenti, più facilmente adoperabile a scopi reazionari: il sentimento patriottico. In tal modo possono anche sperare di più facilmente confondere le idee degli avversari, dato che per le masse popolari l’unica esperienza politica finora acquisita è quella svolgentesi entro l’ambito nazionale, ed è perciò abbastanza facile convogliare, sia esse che i loro capi più miopi, sul terreno della ricostruzione degli stati abbattuti dalla bufera.

Se raggiungessero questo scopo avrebbero vinto. Fossero pure questi stati in apparenza largamente democratici o socialisti, il ritorno del potere nelle mani dei reazionari sarebbe solo questione di tempo. Risorgerebbero le gelosie nazionali e ciascuno stato di nuovo riporrebbe la soddisfazione delle proprie esigenze solo nella forza delle armi. Loro compito precipuo tornerebbe ad essere, a più o meno breve scadenza, quello di convertire i loro popoli in eserciti. I generali tornerebbero a comandare, i monopolisti ad approfittare delle autarchie, i corpi burocratici a gonfiarsi, i preti a tener docili le masse. Tutte le conquiste del primo momento si raggrinzerebbero in un nulla di fronte alla necessità di prepararsi nuovamente alla guerra.”

Parole del 1941 e sembrano una descrizione dell’Italia di oggi, e non solo dell’Italia. D’altra parte, prima o dopo lo show down nell’Unione Europea doveva arrivare. Non si poteva sempre andar avanti con questo tiepido europeismo dei piccoli passi, spesso due avanti ed uno indietro. Come scriveva Einaudi, arriva inevitabilmente per tutti il tempo delle scelte decisive. Ora tocca all’Europa ed ai suoi cittadini.

Come federalista europeo nella preoccupazione personale per quanto sta accadendo vedo con piacere questo momento turbolento della nostra storia ben consapevole dei grandi rischi che stiamo correndo.

Dietro il sovranismo ed il nazionalismo cova una grande bugia. La sovranità non si conquista con la restaurazione degli Stata nazionali bensì unificando l’Europa sotto un progetto politico federale raccolto in Una Costituzione per l’Europa Unita.
L’Europa disunita è stata la causa di due guerre mondiali sono convinto che il mondo non accetterà più il rischio di una nuova instabilità al suo interno e sullo scenario mondiale.

Se così sarà ci sarà qualcun altro che interverrà per colmare tale vuoto: la Cina, la Russia, gli USA?? Dunque la ricerca di una nuova sovranità anche per l’Italia non si afferma con le marce indietro ma correggendo il “peccato originale “ dell’Europa , quel potere d’indirizzo che sancito dagli Stati nei Trattati, passi invece al Parlamento Europeo ed a vere Istituzioni che rappresentino indistintamente gli interessi di tutti i cittadini europei.

Il sogno europeo, piaccia o non piaccia, non è solo moneta ma la ricerca e la difesa della nostra libertà.
A Te Antonio , grazie per l’impegno ed il messaggio che ci hai lasciato in eredità. Al di là delle emozioni che esso può produrre in questo momento spero solo non sia un fuoco di paglia tra i viventi ma un momento di riscossa della società civile.

Alla Tua famiglia; siate orgogliosi per ciò che Antonio ha saputo fare nel corso della Sua breve esistenza.

 

Massimo Girardi

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.