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LETTERE AL DIRETTORE

LEONI (AZIONE – TRENTO) * VIOLENZA SULLE DONNE: « DISARMANTI I DATI DI ACTIONAID “CRONACHE DI UN’OCCASIONE MANCATA“, NEL 2020 SOLO IL 2% DEI FONDI STANZIATI DALLO STATO È ARRIVATO A DESTINAZIONE »

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09.41 - mercoledì 24 novembre 2021

I dati emersi dal dossier di ActionAid «Cronache di un’occasione mancata» sono disarmanti. Solo il 2% dei fondi stanziati per il 2020 a livello statale sono arrivati a destinazione. Tempi lunghissimi per l’erogazione delle risorse, impedimenti burocratici e mancanza di interventi strutturali che incidano sulle cause della violenza.

Nel corso del 2020 si è assistito ad una drammatica crescita delle richieste di aiuto da parte di donne a seguito del lockdown e per far fronte a questo peggioramento della situazione il Governo si è attivato.

Ma anche qui bisogna registrare un forte ritardo. Si prenda ad esempio il nuovo Piano Antiviolenza 2021-2023, lanciato in questi giorni, con un ritardo di quasi un anno.

Inoltre, secondo le raccomandazioni contenute nei documenti internazionali, riprese nel 2018 dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la rielaborazione dei requisiti minimi dei servizi specializzati a livello nazionale, dovrebbe essere presente un centro antiviolenza ogni 10.000 donne residenti e una casa rifugio ogni 50.000. In Italia mancano 2500 centri antiviolenza per raggiungere il benchmark europeo.

Come Azione non siamo contrari ai simboli e alle giornate intitolate a specifiche battaglie, ben consapevoli del potere mediatico e di sensibilizzazione.

Ma non ha senso che la politica se ne occupi solo una volta all’anno se poi si devono leggere queste notizie, come ha ben sottolineato il senatore Richetti di recente.

Non bastano quindi le buone intenzioni, ma servono politiche antiviolenza meno isolate e frammentate.

Serve meno burocrazia, perché dai dati è chiaro come ancora una volta sono i ritardi burocratici la piaga del Paese.

Al 15 ottobre 2021, le Regioni hanno erogato il 74% dei fondi nazionali antiviolenza delle annualità 2015-2016, il 71% per il 2017, il 67% per il 2018, il 56% per il 2019 e il 2% per l’annualità 2020. Nessuna risorsa è ancora stata trasferita dal Dipartimento Pari Opportunità per il 2021.

Serve inserire di più le donne nelle principali decisioni di spesa e penso al PNRR.

Azione ha dedicato per questo un capitolo del suo piano di proposte al “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” proprio alla questione femminile.

In Italia abbiamo poche donne nel mercato del lavoro e poche donne ai vertici.

Le disuguaglianze di genere nascono già nelle famiglie, maturano durante l’infanzia, si consolidano a scuola, si perpetuano all’università e si cementano nel mercato del lavoro dove il tasso di partecipazione al mercato del lavoro è pari al 56,5% in Italia, ultimo in Europa.

Servono congedi di genitorialità che equiparino uomo e donna, serve trasparenza obbligatoria nelle retribuzioni e progetti educativi nelle scuole, università e nelle aziende per superare stereotipi di genere e non da ultimo l’introduzione di corsi di educazione sessuale in tutte le scuole pubbliche del territorio italiano.

Benissimo celebrare il 25 novembre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

Ma ricordiamoci di questo impegno per tutto il resto dell’anno.

 

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Luca Leoni
Attivista di Azione – Trento

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