Nel periodo della pandemia gli adescamenti di minori on-line sono aumentati del 132%.
È un effetto del drastico aumento della presenza on-line di bambini e adolescenti a causa del lockdown e della didattica a distanza (DAD) tramite smartphone, tablet e computer.
Mai come oggi i genitori devono controllare l’uso che i minori fanno dei dispositivi digitali, dei social e del web in generale, correggendo i comportamenti sbagliati.
Da papà penso che controllare e correggere i nostri figli sia un atto di amore.
Il 24% degli adolescenti italiani rischia la salute e l’isolamento dalla famiglia e dalla scuola per l’uso eccessivo e smodato di videogiochi?
Oppure, sai quanto tempo all’anno trascorre connesso online, in media, un adolescente? È un dato che mi ha scioccato.
La realizzazione di questo video si inserisce nella più ampia campagna di Pro Vita & Famiglia sull’iper-digitalizzazione e iper-sessualizzazione dei minori.
Due fenomeni in costante crescita, strettamente connessi.
Un dato tira l’altro: più tempo i minori trascorrono online, più sono esposti a contenuti sessuali espliciti o subliminali (si abbassa l’età dell’abuso di pornografia).
L’iper-digitalizzazione dei minori sta provocando danni psicologici, comportamentali, relazionali e dunque sociali enormi. Devastanti. Eppure, se ne parla poco (e male).
È urgente una vera e propria rivoluzione.