Non c’è solo il centrodestra o il centrosinistra. Il contesto politico che da qualche anno viviamo è caratterizzato da un continuo BIPOLARISMO, situazione che, a mio parere, non fa bene alla politica, sia nazionale che locale.
Non so come mai, ma se ti stacchi dal centrodestra, sei considerato “comunista”, mentre se ti stacchi dal centrosinistra, sei considerato “fascista”. Qualcosa veramente non mi torna.
O sei di centrodestra, o sei di centrosinistra. Poi, cosa c’entri la parola “centro” nelle attuali fazioni di centrodestra e di centrosinistra proprio non lo capisco, in quanto quando esci dalla coalizione sei considerato facente parte dell’estremo (“comunista” o “fascista”). La parola “centro” viene mantenuta, solo per far vedere che una coalizione, sia essa di “destra” o di “sinistra”, è anche moderata: ma non esiste moderazione se il partito moderato della coalizione conta come una comparsa in un film o in un’opera teatrale, e cioè nulla, in quanto deve stare al gioco condotto dal più forte.
Per questo motivo ciò che serve è ben altro che un ennesimo “partito di centro”, bensì una nuova FEDERAZIONE CIVICO-POPOLARE-MODERATA; un partito, da solo, fa poco, mentre un gruppo di partiti, insieme, fa molto. Se un gruppo di persone danno vita ad un nuovo partito di centro, la notizia fa un po’ di rumore all’inizio, ma poi tutto svanisce (esperienza che abbiamo vissuto, leggendo i quotidiani). Se un gruppo di forze politiche danno vita ad una COALIZIONE o FEDERAZIONE NUOVA, la notizia fa molto rumore e difficilmente svanisce (esperienza che dovremmo vivere).
Un nuovo partito di centro non riesce ad essere protagonista; una nuova federazione/nuovo polo può essere protagonista, solo per il fatto che è una novità rispetto al “solito bipolarismo”. E per “essere protagonista” intendo una realtà politica vincente. “Solo se uniti, saremo forti”; i partiti “moderati” con valori, principi, visioni e programmi simili e affini devono unirsi. Se rimangono staccati tra di loro (chi coalizzato con la Lega, chi con PD-FUTURA) perdono una grande occasione: quella di passare da comparsa a protagonista.
Un NUOVO POLO, quindi, non è una realtà che deve appoggiare la “destra” o la “sinistra” al ballottaggio; l’obiettivo del nuovo polo deve essere quello di presentarsi come PROTAGONISTI, a partire dalle prossime elezioni amministrative di Trento 2020. Il protagonista vince, la comparsa no.
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Lorenzo Rizzoli
Presidente #inMovimento
