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LETTERE AL DIRETTORE

GRUPPO INSEGNANTI * SCUOLE INFANZIA PROVINCIALI ED EQUIPARATE: «TIRIAMO AVANTI LA CARRETTA CON SENSO DI RESPONSABILITÀ PER I BAMBINI, METTENDO PEZZE SULLE MANCANZE DELL’AMMINISTRAZIONE »

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08.11 - domenica 13 giugno 2021

Egregio direttore,

siamo un gruppo di insegnanti delle scuole dell’infanzia provinciali ed equiparate. Vorremmo esprimere alcune considerazioni sulla discussione della petizione riguardo all’apertura di luglio delle scuole dell’infanzia, in V commissione provinciale, come riportato dal suo giornale online Agenzia Giornalistica Opinione.

Abbiamo letto con grande stupore prima e forte disappunto poi, le dichiarazioni rilasciate dal nostro dirigente, quando gli sono state chieste spiegazioni riguardo alla mancanza dei dati sulla frequenza del mese di luglio 2020, dati che peraltro sono già in loro possesso. Il dottor Livio Degasperi ha pensato bene di giustificarsi, dando la colpa alle insegnanti, accusate di mettere in atto lo sciopero pignolo!

A tale proposito vorremmo precisare che le presenze di luglio 2020, non sono MAI state richieste alle insegnanti di nessun circolo scolastico! Quindi non è assolutamente vero che le stesse si siano rifiutate di fornirle e, in ogni caso, lo sciopero pignolo non riguarda le presenze di luglio 2020 e questo il dottor Degasperi dovrebbe saperlo.

Il nostro dirigente però, non ha perso occasione per denigrare la nostra categoria e, visto il suo ruolo, questo ci sembra veramente grave.

Come possiamo pensare di lavorare serenamente se il nostro diretto superiore svilisce il nostro lavoro e ci accusa di fronte all’opinione pubblica di essere la causa di ritardi dovuti invece a inadempienze dell’amministrazione? Possiamo capire se un politico, cercando di raccattare voti, ci etichetta come fannullone, ma se queste accuse arrivano direttamente dal tuo superiore lasciano ancora di più l’amaro in bocca perché chi le pronuncia dovrebbe sapere bene quanto sono del tutto gratuite ed ingiuste!

Sono anni che noi insegnanti tiriamo avanti la carretta, mettendo pezze sulle mancanze dell’amministrazione che da sempre conta sulla nostra professionalità e sul nostro senso di responsabilità verso i bambini e le loro famiglie, lasciandoci da sole a tamponare lacune organizzative. E poi arriva il dottor Degasperi e ci accusa di non fare il nostro dovere! Inaudito!

Il dottor Degasperi dovrebbe invece preoccuparsi di giustificare il suo Dipartimento per l’assenza di un’analisi pedagogica su quelli che sono i bisogni dei bambini riguardo all’apertura delle scuole a luglio. La signora Dalzocchio, rappresentante della Lega, insiste nel suo leitmotiv, trito e ritrito, che le insegnanti, irresponsabili e insensibili, non vogliono lavorare a luglio e quindi non sono rispettose dei bisogni dei bambini. Ma la giunta provinciale ha richiesto un parere di natura esclusivamente pedagogica al Dipartimento sulla questione? E se ciò non è avvenuto, il Dipartimento non ha pensato, visto che dovrebbe far parte delle sue competenze, di fornire tale opinione in autonomia? Evidentemente c’è un asservimento totale ai “bisogni” della politica, non certo a quelli dei bambini… Certo, la politica non guarda in faccia nessuno e non si preoccupa di offendere e ferire un’intera categoria di professioniste!

Tante sono le alternative, ma con grande ottusità si persevera nel portare avanti la scelta sbagliata, senza curarsi di chi si travolge lungo il cammino verso il consenso, non accorgendosi (o forse sì) che le prime vittime sono proprio quei bambini che si sbandiera di voler tutelare!
Che dire poi delle affermazioni, sempre del suddetto dirigente, su quelle che noi definiamo pressioni, per esortare le famiglie all’iscrizione dei loro bambini nel mese di luglio? Non ci risulta ci sia mai stata da parte del servizio una ricerca spasmodica di iscrizioni quando cadevano le sezioni e le insegnanti perdevano il posto… Anzi, l’esatto contrario! Non si è mai voluto derogare al numero di iscritti nemmeno di fronte alle proteste dei genitori che chiedevano di salvaguardare la continuità di insegnanti e compagni. Adesso invece si blandiscono le famiglie con offerte imperdibili, ma chiaramente tutto è lecito per legittimare quello che, con grande magnanimità, (e soldi anche nostri) l’assessore o chi per lui ha deciso!

Pensiamo sarebbe stato necessario e doveroso evitare contrapposizioni inutili e dolorose e salvaguardare la dialettica necessaria in una democrazia. Così purtroppo non è stato… Che altro dire? Siamo in Trentino, viva l’Autonomia!

 

Lettera firmata da:
Cinzia Tomasi, Daniela Ianes, Cinzia Casillo, Patrizia Paggiarin, Maria Grazia Margoni, Giulia Fava, Sara Messina, Nadia De Angelis, Emilia Bianchi, Monica Pichler, Dolores Martini, Lucia Abagnale, Giorgia Leonardi, Bruna Selber, Annalisa Bella, Giovanna Bella, Monica Zanotelli, Rosetta Pedrazzoli, Teresa Roncador, Sara Martinelli, Grazia Modugno, Elena Adami, Emanuela Lunelli, Flavia Clauser, Miriam Pedron, Paola Molinaro, Mara Cappelletti, Tognotti Enrica, Potrich Donatella, Vettori Francesca, Peroni Marta, Pezzato Paola, Isabella Galli, Rizzi Francesca, Giorgia Sannicolò, Ida Stoffella, Maura Cappelletti, Rizzoli Laura, Pamela Carolini, Manuela Pecoraro, Maria Angela Lui, Cristina Regensburger, Patrizia Di Gloria, Teresa Roncador, Sabrina Loreti, Mara Sottoriva, Patrizia Zuech, Michela Dellantonio, Paola Prighel, Civettini Elena, Patscheider Giovanna, Zenatti Valentina, Cavallar Monica, Menapace Norma, Roberta Bentivoglio, Carla Manini, Luciana Silvestri, Michela Menapace, Patrizia Ruatti, Paola Masnovo, Dolores Mengon, Flora Pozzatti , Anna Cordella, Rita Dezulian, Mascia Goller, Emma Marisa, Renata Galvagni, Maria Paternoster, Luisa Romeno, Paola Vanzetta, Mara Rebeschini, Anna Melicovez, Clara Gabrielli, Chiara Degasperi, Parolari Denise, Gabriella Tomasi, Marta Refatti, Nicoletta Scrinzi, Monica Gamberoni, Giovanna Tommasini, Sonia Ilario, Giuditta Zanon, Ornella Omezzolli, Samira Daves, Manuela Voltolini, Ornella Bosetti, Daniela Pavel, Mariagrazia Paratore,
Cristina Lorenzetti, Angela Gabrielli, Daniela Pretti, Ida Depetris, Francesca Coladonato, Fabrizia Floretta, Marica Bassetti, Arianna Bergamo, Deluca Roberta, Miorandi Monica, Graziella Almiento, Nadia Battisti , Manuela Voltolini, Carla Eccel, Cinzia Guadagnini, Nadia Ghirardini, Piera Floriani, Michela Cont, Urbani Beatrice, Cira Immobile, Elisa Nicolodi, Marina Pegolotti, Elisa Nicolodi, Tatiana Zandonai, Moscatelli Cecilia, Angela Pulcini, Flavia Pedrotti, Giulia Pagliarini, Caterina di Palma , Leila Sontinger, Gianna Laitempergher, Roberta Deflorian, Angela Manfredi, Bruna Arlanch, Mariella Nicolodi, Rosa Brugnara, Sabrina Galli, Anna Magagna, Cosetta Carloni, Michela Tamanini, Anna Cobbe, Cristina Prosser, Marta Sartori, Claudia Calliari, Elena Cazzaniga, Elena Calliari, Libera Gabriele,
Valentina Scantamburlo, Lucia Modena, Donatella Martini, Donatella Pellegrini, Lorena Martinelli, Marzia Santacattarina, Lara Zencher, Emanuela Dalbosco, Savitha Pedri, Elettra Argiolas, Maria Consuelo Rizzi, Elisabetta Cannas, Francesca Mengarda.

Egregio direttore,
questa è la lettera delle insegnanti.

Le vorrei comunicare che il sindacato Delsa sta valutando la possibilità di attivare un’azione di tutela dell’intero corpo docenti della scuola dell’infanzia per danno all’immagine causato dalle dichiarazioni dei dirigenti della provincia e dai politici.

La ringrazio della sua attenzione

 

*
Cinzia Tomasi

 

 

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Nota di redazione: Opinione ricorda ai lettori che – ai sensi della Legge sul “Diritto di rettifica” (Legge 8 febbraio 1948, n. 47, art. 8 ; e Legge 3 febbraio 1963 n. 69, art. 2) – chiunque può inviare una mail di domanda di replica a: segreteriaredazione@agenziagiornalisticaopinione.it

Secondo la Cassazione adempimento dell’obbligo di rettifica può portare non solo a limitare, ma anche a togliere il contenuto della domanda di risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa.

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