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LETTERE AL DIRETTORE

GIUSEPPE FILIPPIN * EMENDAMENTO LUDOPATIA: « AI DUBBIOSI CONSIGLIERI PAT SUGGERISCO UN SOPRALLUOGO AL SERT, PER MEGLIO COMPRENDERE I SOGGETTI CON DIPENDENZE PATOLOGICHE »

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18.31 - domenica 31 luglio 2022

Prendo atto, con soddisfazione e orgoglio che il Consiglio provinciale, dopo aver audito in IV Commissione i rappresentanti dell’Associazione nazionale gestori gioco di Stato”SAPAR”, non ha approvato l’emendamento che prorogava ancora una volta quanto previsto dell’art 14 della Legge provinciale 13/2015 che obbliga entro cinque anni alla rimozione degli apparecchi da gioco (slot machine) collocate entro 300 metri dai luoghi sensibili frequentati da persone vulnerabili: scuole, strutture sanitarie, aree ricreative e sportive frequentate da giovani, circoli pensionati e anziani, ecc. Dopo una prima proroga ottenuta con un emendamento del consigliere Giacomo Bezzi alla legge di assestamento di bilancio (l.p 15/2018), oggi le categorie “mangiasoldi” si erano ripresentate compatte. «Non pensavo che le sale giochi salvate dal mio emendamento fossero 80«.

E nemmeno considerava il consigliere, i dati (a partire da quelli dell’Ama, l’associazione di auto mutuo aiuto che sostiene i malati di ludopatia, e da quelli della Caritas) che dimostrano che le slot machine sono una causa sempre più diffusa di povertà e, in molti casi, di vera e propria rovina delle famiglie.

La citata Legge, al comma 1 dell’art. 1 recita: “Questa Legge limita la diffusione del gioco e promuove la prevenzione e il contrasto delle dipendenze da gioco e la cura della dipendenza patologica da gioco, anche se lecito”. L’obiettivo della legge è la tutela delle fasce più deboli ed esposte al rischio ludopatico, una vera malattia indicata anche come Gap (gioco d’azzardo patologico e/o Gaming).

L’aspetto più inquietante dell’approvazione dell’emendamento “Bezzi” furono i numeri: 20 a favore, 8 contrari. Avendo già vissuto simili situazioni, posso immaginare che i voti a favore provenienti dalla maggioranza, siano stati espressi da inconsapevoli e/o negligenti consiglieri ma, alcuni voti provenienti dal centrodestra rappresentarono una distorsione politica. Come per la Cannabis legalizzata, anche le sale gioco hanno una funzione terapeutica?

I proponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia non hanno ancora compreso che le macchinette cosiddette “mangiasoldi” mangiano le anime dei nostri cittadini più deboli? Le entrate milionarie derivanti dal gioco che implementano le casse provinciali, non possono compensare una tale assurdità. Il gioco non va sicuramente impedito, ma neanche facilitato e agevolato.

Va circoscritto a luoghi limitati per evitare il degrado sociale. Il direttore del dipartimento antidroga, Serpelloni rilancia l’allarme «L’uso di sostanze stupefacenti e il gioco d’azzardo patologico sono strettamente correlati: chi sviluppa dipendenza dalle droghe, può svilupparla anche dal gioco perché la base neuro-fisiologica è la stessa».

Al Comune di Trento, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma gruppo “Lega Salvini Trentino” per «Stabilire con proprio atto, a seguito di una sopravvenuta criticità delle aree più problematiche e a rischio sociale, una distanza superiore ai 300 metri, (ai sensi del comma 2 dell’art. 5 della L.P. 22 luglio 2015 nr.13).

Aree circoscritte, esterne ai luoghi individuati dal comma 1 e/o dove vietare la collocazione degli apparecchi da gioco individuati dall’articolo 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931, tenuto conto dell’impatto sulla sicurezza urbana e sulla qualità del contesto urbano, nonché dei problemi connessi con la viabilità e l’inquinamento acustico».

Ai dubbiosi e/o inconsapevoli consiglieri provinciali suggerisco di fare una visita istituzionale al S.e.r.T. per meglio comprendere i numeri dei soggetti con dipendenze patologiche. Inoltre, ricordo che avere “probabilmente” prestato attenzione alle lusinghe elettorali di qualche proprietario di sala giochi non ha portato fortuna politica al consigliere “attore” del primo emendamento. Giacomo Bezzi non è stato rieletto.

 

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Giuseppe Filippin

(Trento)

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