Finalmente. L’Unione Europea ha deciso. Esclusione dallo SWIFT della gran parte delle banche russe. Blocco delle riserve valutarie estere e dell’accesso al mercato dei capitali esteri per la banca centrale russa. Sono sanzioni concrete, che colpiscono subito la finanza dello Stato russo e la sua capacità di finanziare la sua enorme e costosa macchina bellica. Non si può essere neutrali tra aggredito e aggressore. E questo è un modo concreto ed efficace, non violento per prendere parte e per essere solidali.
Stati Uniti, Giappone e tanti altri Stati dal Canada a Singapore alla Corea si uniscono alla decisione dell’UE. La resistenza del popolo ucraino e la solidarietà internazionale mostrano i loro effetti. Il dittatore solitario, rinchiuso nel suo bunker al Cremlino, dà segni di nervosismo. Il suo azzardo politico-militare, che contava sull’acquiescenza di parte degli ucraini e del loro esercito e sulla debolezza e cinismo dell’Occidente, rischia di non funzionare come previsto.
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Giovanni Kessler