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LETTERE AL DIRETTORE

FRESCHI * SCUOLA TRENTINO – CYBERBULLISMO: « FINANZIARE PROGETTI DOPO L’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO EVIDENZIA LA DISTANZA DEI TEMPI TRA POLITICA E SCUOLA »

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18.26 - domenica 23 ottobre 2022

“Educazione civica digitale per abitare la Rete e per contrastare il cyber bullismo”. Dal comunicato dell’Ufficio Stampa della Pat (al link ) si legge “È stato approvato oggi, su proposta dell’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, il bando denominato Educazione civica digitale per abitare la Rete e per contrastare il cyber bullismo.” e “possibilità aggiuntiva per gli istituti scolastici di attivare un percorso di certificazione per la prevenzione e il contrasto del bullismo”.

Pur apprezzando l’obiettivo viene da chiedersi con che logica di programmazione vengano gestite queste iniziative. Finanziare progetti, che devono essere strutturati seguendo un preciso iter con una temporalità scandita da una serie di adempimenti formali, con un mese di tempo e dopo più di un quattro settimane dall’inizio di un anno scolastico già programmato evidenzia ancora una volta l’abissale distanza tra i tempi della politica e quelli della Scuola.

Risulta ulteriormente imbarazzante dover pensare che esistano degli istituti certificati come “bulli free” perché questo porterebbe a pensare che nel resto del sistema scolastico il bullismo sia consuetudine e normalità senza alcuna attività di contrasto. Quale sarebbe il senso di certificare un istituto per il rispetto di temi fondanti la propria attività se non la banale propaganda politica? L’assessore dovrebbe sapere che, partendo dal lontano 2004 in cui l’Unione Europea ha istituito il Safer Internet Day, queste tematiche vengono affrontate da anni nella scuola trentina e che, se avesse voluto fare qualcosa di realmente utile, avrebbe dovuto provvedere a tale delibera nei tempi opportuni per una corretta programmazione.

Da sottolineare inoltre che la demagogia su un tema come il bullismo, attuata con queste modalità che trasmettono un messaggio negativo sugli istituti non certificati, risulta decisamente sgradevole e non meritevole di apprezzamento. L’attenzione verso le istituzioni scolastiche si manifesterebbe meglio con stanziamenti finanziari e di organico adeguati al corretto funzionamento sia per la gestione della didattica che degli adempimenti amministrativi.

 

Maurizio Freschi (*)

(*) Presidente Consulta Pat Genitori / vicepresidente Consiglio sistema educativo Pat

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