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LETTERE AL DIRETTORE

FRANCESCATTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) – REPLICA A “SI” ED “EUROPA VERDE” * TANGENZIALE TRENI TRENTO: « EMERGE UN’AMBIGUITÀ DI FONDO »

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09.51 - martedì 20 dicembre 2022

Ho letto con interesse la nota inviata all’ Agenzia “Opinione” dalla segreteria provinciale di SI e da un’importante esponente di Europa Verde Trentino.  Mi sembra che dalle loro dichiarazioni emerga un’ ambiguità di fondo che, come tutte le ambiguità, non fa bene quando si deve decidere in che modo affrontare scelte gravi e irreparabili, come quella dell’ Alta Capacità/Velocità ferroviaria.

L’ambiguità consiste nell’ evidenziare, come giustamente viene fatto nel testo, gli aspetti ormai noti di criticità e di pericolosità dell’opera, concludendo però con una dichiarazione di appoggio al sindaco Ianeselli,  in merito alla realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria (con relativi tunnel, abbattimenti di case ecc),  chiedendo solamente che “questo non sia fatto a scapito della sicurezza di parte della città e della salute di cittadini/e”.

Fa sorgere qualche perplessità il fatto che chi ha scritto questa nota abbia partecipato, sabato 17, a Trento, alla manifestazione che aveva tra gli slogan “contro un sistema che produce, guerra, povertà e devastazione ambientale”.

Proprio in questo mi sembra consistere l’elemento fondamentale della questione, al quale la nota pare intenda sfuggire: non si tratta solo di opporsi anche legalmente, (v. il sacrosanto ricorso alla Procura della repubblica per la gravissima questione dell’area ex Sloi – Carbochimica, con il suo elevatissimo livello di pericolosità) a rischi ambientali, a storture, a disagi (che peraltro saranno inevitabili, parte integrante della realizzazione dell’opera).

Si tratta di esigere un modello di sviluppo radicalmente diverso, che metta al primo posto la tutela del territorio e il benessere delle comunità che ci vivono, non la logica del profitto disposta a devastare qualunque bene comune purché le merci circolino veloci, gli affari si moltiplichino e i soliti si arricchiscano.

Rifondazione Comunista è da sempre attivamente partecipe delle battaglie del movimento NO TAV proprio perché ne condivide l’impostazione radicale e la critica ad un sistema che prevede scelte dannose e costosissime come quelle delle grandi opere.

 

 

*Grazia Francescatti

Per Rifondazione Comunista

 

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ATTOLINI (SINISTRA ITALIANA) E COPPOLA (EUROPA VERDE) * REPLICA A SINDACO IANESELLI: « CIRCONVALLAZIONE TRENTO, IL COMUNE NON SUBISCA LE SCELTE DI RFI »

 

ATTOLINI (SINISTRA ITALIANA) E COPPOLA (EUROPA VERDE) * REPLICA A SINDACO IANESELLI: « CIRCONVALLAZIONE TRENTO, IL COMUNE NON SUBISCA LE SCELTE DI RFI »

 

13.29 – lunedì 19 dicembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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In un commento alla manifestazione contro la circonvallazione ferroviaria di Trento, cui eravamo presenti, il sindaco Franco Ianeselli rileva da parte dei manifestanti “toni apocalittici rispetto al benessere che l’opera può avere per la città”. Se, come afferma il sindaco “il tunnel del Brennero e la linea ad alta capacità si faranno comunque, sta a noi decidere se influire sul progetto oppure subirlo”, vorremmo che il Comune di Trento non subisse di fatto le scelte di RFI, una ricca società per azioni.

A nulla sono valse le segnalazioni giunte non solo dal gruppo NoTav, ma da reti di cittadini comitati e partiti, da oltre un anno, sui pericoli di questo progetto, nè i consigli sulla valutazione di alternative, che non sono solo il progetto in destra Adige. L’accesso nord, a poche centinaia di metri dal Castello del Buonconsiglio e dal Centro Storico cittadino, in un’area densamente popolata ed antropizzata, causerà espropri e demolizione di interi edifici abitati e cambierà il volto di un quartiere storico.

Il progetto di circonvallazione lascia scoperta tutta la parte nord della città, penalizzando così un numero consistente di cittadine/i, che, a fine lavori, vedranno peggiorare notevolmente inquinamento acustico e vibrazioni. È previsto che la nuova circonvallazione transiti nelle aree inquinate di Trento Nord (SIN SLOI e Carbochimica), ferme da decenni per la mancanza di soluzioni sicure per la loro bonifica, Le norme per i SIN prevederebbero che la bonifica debba essere totale, mentre a RFI è permesso bonificare solo la parte che verrà utilizzata, a fronte di rilievi insufficienti ad una corretta valutazione della situazione.

È sottovalutata la pericolosità geologica della zona Marzola/Maranza, interessata da una deformazione gravitativa profonda di versante che, per la stessa Carta di Sintesi della Pericolosità (redatta dalla P.A.T.) è un evento/fenomeno per niente trascurabile.

Europa Verde e Sinistra Italiana concordano senza alcun dubbio con il sindaco Franco Ianeselli sul fatto che spostare il trasporto delle merci da gomma a rotaia sia essenziale dal punto di vista ecosostenibile, ma chiedono ancora una volta che questo non sia fatto a scapito della sicurezza di parte della città e della salute di cittadini/e.

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Renata Attolini, segretaria provinciale di Sinistra Italiana
Lucia Coppola, coportavoce di Europa Verde Trentino

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