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LETTERE AL DIRETTORE

EUTILIA RIGILLO * TITOLARE GASTRONOMIA “STUZZICATILLY”: « CHIUDO E ME NE VADO DA TRENTO, OSTACOLI CRESCIUTI FINO A DIVENTARE INSUPERABILI »

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11.31 - martedì 15 febbraio 2022

Venerdì 18 febbraio 2022, sarà l’ultimo giorno di apertura a Trento dello Stuzzicatilly, il locale da me gestito in via Manzoni 21. Un piccolo laboratorio di cucina artigianale che ogni giorno sforna, mostra e vende al dettaglio primi e secondi di ogni tipo da consumare subito o da asporto, ma anche piccoli buffet di finger food per rinfreschi e feste. Avrei voluto restare, invece me ne devo andare perché gli ostacoli negli ultimi tempi sono cresciuti fino a diventare insuperabili.

Chi mi conosce sa quanto tengo a quest’attività e che ho resistito anche nei tanti mesi desertificati dalla pandemia. Ora però non ce la faccio più. Certo, il Covid con tutte le restrizioni e le conseguenti perdite ha assestato la mazzata finale. Ma me ne vado soprattutto perché ho capito che, forse, altrove potrò lavorare meglio e di più. Il mio Stuzzicatilly riaprirà tra qualche giorno a Mezzolombardo, in via Morigl 19, davanti al supermercato Amort. Non nascondo che mi dispiace perché in questi anni a Trento con alcuni clienti è nato un rapporto di fiducia e simpatia. Certe persone affezionate allo Stuzzicatilly si sono conosciute qui e hanno fatto anche amicizia. Si è formata una specie di piccola comunità.

Per questo oggi non posso salutare la città senza spiegare perché chiudo. Il motivo è semplice: me ne vado perché mal voluta e respinta dalla burocrazia. E ancor più per l’indifferenza degli amministratori che per tener viva la città dovrebbero creare condizioni favorevoli alle piccole aziende produttive e commerciali. E invece una zona vicinissima al centro storico come questa, a due passi da Torre Verde e dal Buonconsiglio, è considerata dal Comune marginale e trascurabile: una pura via di transito veicolare veloce (troppo veloce) dove non prevedere nulla perché ci si possa fermare.

Qualche esempio? La riduzione progressiva dei parcheggi a disco orario sui due lati, l’aumento delle multe, lo smart working che ha fatto sparire i clienti provenienti da fuori città e impedito l’uso dei buoni pasto, il divieto di offrire un minimo di posti a sedere con tavolini esterni (plateatico) che non disturberebbero nessuno solo perché la mia è un’attività artigianale e non un pubblico esercizio. Altre assurdità: l’esclusione di via Manzoni dalla rete delle ciclabili cittadine anche se il largo marciapiede esistente potrebbe ospitare una corsia riservata alle bici; la scarsa illuminazione pubblica che rende inquietante e rischioso passare di qui nei tardi pomeriggi invernali; la totale mancanza di promozione e di valorizzazione di questa strada in occasione delle tante iniziative e degli eventi che richiamano gente in città (feste, mostre, mercatini, sfilate come l’ultima adunata degli alpini, ecc.). R

isultato: tutto questo fa sì che qui non arrivi quasi nessuno (tranne appunto i clienti affezionati) per il semplice fatto che quasi nessuno sa che questo locale esiste. Ho chiesto un cambiamento solo per poter lavorare. Ma le cose sono addirittura peggiorate. Segno che si preferisce che vadano così. Ne prendo atto e, a malincuore, do l’addio a Trento.

 

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Eutilia Rigillo

Titolare della gastronomia “Stuzzicatilly”

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