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ENPA – TRENTINO * KJ2: « UCCISIONE ORSA, L’ASSOLUZIONE DI ROSSI E ZANIN NON FERMERÀ IL NOSTRO IMPEGNO »

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10.10 - sabato 14 maggio 2022

L’assoluzione di Rossi e Zanin per l’uccisione di KJ2 non sposta il focus dell’azione dell’ENPA del Trentino, anche se per noi questo è un momento amaro del percorso che abbiamo sempre sostenuto verso la possibile e necessaria coesistenza fra uomo e grandi carnivori. KJ2, un’orsa giustiziata perché reagiva per difendere i suoi cuccioli, in situazioni da lei percepite come pericolose, con la presenza di cani ad acuire la sua apprensione materna: è notorio e ben spiegato nei cartelli affissi nelle zone sensibili che i cani, specialmente liberi, possono causare la reazione difensiva da parte dei plantigradi.

Come è altrettanto ben noto che le orse sono madri attente e affettuose, sempre costrette a stare sulla difensiva – perché i maschi uccidono sovente i cuccioli, al fine di indurre la femmina ad un nuovo accoppiamento – e quindi molto protettive verso la prole, pertanto ci chiediamo perché non sia mai stata accolta la sollecitazione dell’ENPA ad interdire le zone in cui è nota la presenza di cucciolate, in modo da evitare in partenza qualsiasi rischio di incontri sgradevoli.

Non solo, ricordiamo le dichiarazioni di Claudio Groff, responsabile del settore grandi carnivori, secondo cui nel 2017 la cosiddetta “aggressione” al Metlicovez era stata causata dalle bastonate che l’uomo aveva inferto all’orsa, aggredendo lui per primo KJ2, che si era, quindi, trovata costretta a difendersi! Per ultimo, è di pochi giorni fa la sentenza di primo grado con cui, accogliendo le istanze della giunta trentina, è stata rigettata la richiesta proprio del Metlicovez di un risarcimento per i danni secondo lui subiti da KJ2. Insomma, mentre da una parte la giunta ha asserito la legittimità della sua uccisione, dall’altra sostiene che non vi siano i motivi per riconoscere all’uomo un risarcimento per i danni che sarebbero imputabili alla colluttazione con l’orsa. Alla luce di tutto ciò, ancora oggi quella di KJ2 ci appare come un’esecuzione compiuta senza prove inconfutabili della sua pericolosità per l’uomo.

 

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per ENPA del Trentino, Ivana Sandri

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